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UNA RONDINE NON FA PRIMAVERA

di Marco Gori

Lo abbiamo scritto 35 ore fa, prima della gara con l'Udinese: "..se è vero che il ds viola alla fine di questa stagione potrebbe zittirci tutti -qualora Alessio Cerci continuasse nel suo trend positivo- riguardo alle critiche mossegli sull'acquisto dell'esterno romano, alcune sue operazioni low-cost, come ad esempio quella di Castillo, continuano a lasciarci perplessi". Non vogliamo passare per forza per "bastian contrari" ne' tantomeno rimangiarci le parole. Ma riteniamo doverose alcune precisazioni.
Un giocatore lo si giudica dal suo rendimento nel corso dell'intera stagione. Ora, la situazione di Alessio Cerci è del tutto particolare, visto che il suo inserimento a Firenze non deve essere stato assolutamente facile. Ma ci pare presto per "dare a Cesare quel che è di Cesare". Magari lo potremo fare dopo la gara di San Siro. Forse.
Ma, soprattutto, non va dimenticato come quella di Cerci non sia stata un'operazione low cost, soprattutto tenuto conto di quella che era la situazione contrattuale dell'esterno romano prima di passare alla Fiorentina.
Ben vengano quindi i tre o i quattro milioni di euro spesi per un giocatore che stava per andare in scadenza di contratto se il rendimento standard di quest'ultimo sarà quello della gara contro l'Udinese. Ma quante di queste operazioni sarà possibile effettuare, tenuto conto che dove si risparmia sul cartellino si va a spendere non poco sull'ingaggio, ed è proprio sui salari che il club viola vuole risparmiare?
Se quindi guardiamo con un pizzico di ottimismo in più al futuro, restiamo dell'idea che rifondare la Fiorentina non sarà affatto facile. Resteranno da sostituire due giocatori che ieri erano assenti ma che hanno retto la baracca per gran parte della stagione. E, come dicevamo, è giusto cedere dei giocatori se demotivati, ma se uno è forte è forte, non ce niente da fare, e sostituitlo non è semplice. Si parla oggi, giustamente, di Cerci, ma riguardate il gol di Vargas, please