.

VERSO LA LINEA GRIGIO-VERDE

di Marco Gori

Molti i nomi accostati alla Fiorentina nella giornata che si è appena conclusa, ma altrettante le smentite. Che il club gigliato si sia in effetti mosso troppo tardi sul mercato? Acqua. Che Corvino abbia deciso davvero di puntare sulla promozione in prima squadra di gran parte degli “eroi dell’’Olimpico’”? Fuocherello. Che il ds viola si stia muovendo sottotraccia lavorando su nomi completamente diversi da quelli apparsi finora sui vari media? Fuoco. Innanzitutto occorre partire da un presupposto essenziale: i Della Valle hanno dichiarato in modo netto ed inequivocabile che non hanno rinunciato ad una Fiorentina competitiva a livello europeo. E se quest’anno sarebbe già grassa riuscire ad acchiappare l’ultimo treno per l’Europa League, per la prossima stagione gli imprenditori marchigiani puntano ad un ritorno immediato nell’Europa che conta, ovvero alla Champions. Purtroppo le deludenti prestazioni delle squadre italiane nelle varie competizioni europee hanno fatto sì che nel campionato 2011/2012 solo tre squadre avranno diritto ad accedere al massimo torneo continentale per club. L’obiettivo della Fiorentina per il prossimo campionato diventa quindi obbligatoriamente il terzo posto. Traguardo non impossibile viste le attuali performances di Udinese e Napoli ma difficile da abbinare ad una gestione improntata al fair play finanziario. Come risolvere tutto ciò? Le cessioni importanti ci saranno: trattenere i vari Montolivo, Vargas e Gilardino pare ormai quasi impossibile. Tali perdite verranno però almeno in parte compensate proponendo, magari sul filo di lana, delle proposte adeguate a Marco Donadel e Mario Alberto Santana. Si parla di un triennale per entrambi, con un notevole ritocco salariale per l’Argentino. Un investimento non da poco, ma di sicuro inferiore a quello che occorrerebbe per rimpiazzarli adeguatamente. Saranno loro, assieme a Cesare Natali e Per Kroldrup, a fare da “chioccia” ai vari Piccini, Taddei, Carraro e Iemmello. Il giusto mix di giovani e veterani che abbiamo sempre auspicato, che però potrebbe non bastare per puntare alle prime posizioni della Serie A. Ed ecco che emerge il lavoro sottotraccia di cui parlavamo prima, che però non sarà affidato a Pantaleo Corvino -al quale verrà prolungato il contratto fino al 2016 ma che d’ora in poi si occuperà solo del settore giovanile- ma da Franco Baldini, che pare abbia definitivamente rifiutato l’offerta del nuovo patron della Roma, Thomas Di Benedetto. Il manager reggellese regalerà al nuovo allenatore Luciano Spalletti, ormai in rotta di collisione con lo Zenit San Pietroburgo, tre giocatori di sicuro valore, anche se un po’ attempati: il dualismo tra Boruc e Frey verrà risolto con la cessione di entrambi e la definitiva promozione a titolare del giovane Neto, che avrà come maestro nientemeno che Gianluigi Buffon. A centrocampo il posto di Riccardo Montolivo sarà preso da Andrea Pirlo, in scadenza di contratto col Milan. Il regista lombardo arriverà a parametro zero ma con un ingaggio molto al di sopra dell’attuale tetto salariale della società viola. Per fortuna pare che il suo approdo a Firenze sia fortemente voluto dalla Mazda, che avrebbe offerto all’attuale centrocampista rossonero dei bonus legati alla sua nuova veste di uomo-immagine della casa automobilistica giapponese. Ma la vera sorpresa la si avrà in attacco, dove a far da maestro al giovane Iemmello sarà l’olandese Ruud Van Nistelrooy. Fantacalcio? No, solo un bel pesce di Aprile.

Tranquilli, da domani torneremo a parlare di cose serie. E di voglia di scherzare non ne avremo granché. Per questo, ogni tanto, è giusto anche sdrammatizzare.