ZENGA, Pazzini mi chiami se vuole venire qua
Queste le parole di Walter Zenga nella conferenza stampa. "Io in carriera ho allenato piccole squadre ma anche grandi come Stella Rossa e Steaua e quindi so già la differenza del comportamento arbitrale tra grandi e piccole ma lo sto dicendo senza voler far polemica. Questo non deve essere l'alibi di una squadra che perdere, ma una cosa che avevo già tirato fuori prima di determinate cose. Se ti ammoniscono subito due giocatori importanti, ti crea problemi". Sul rinnovo. "Il rinnovo è importantissimo, non è stato neanche discusso. E' stato messo su un tavolo e l'ho firmato. Per me è una dimostrazione di fiducia incredibile. A Catania mi sono sempre trovato bene". Sullo schieramento. "Difesa a cinque? Io non ho mai giocato a tre, ma l'ho provata in allenamento e anche nel ritiro estivo. Durante l'anno ci vogliono alternative e non vogliamo farci trovare pronti". Sulla Fiorentina. "A Bucarest mi è sembrata, con tutto il rispetto, un'amichevole. Hanno controllato la partita senza mai soffrire, giocato con calma e tranquillità senza andare in affanno. La Steaua, non avendo più niente da chiedere, non aveva la Uefa come obiettivo primario, quindi è stato un buon test e poco più". Sull'attacco viola. "Siamo in un campionato dove è difficile trovare un attacco scarso. Nel Chievo c'è Pellissier che farebbe comodo a chiunque. Noi abbiamo armi differenti, ma quando parli di Gilardino, Santana, Mutu, Osvaldo e Pazzini parli di grandi attacchi. Jovetic lo conosco bene. Se manca Gilardino e gioca Pazzini non puoi lamentarti, se Giampaolo non sa che fare nella propria vita e mi vuole chiamare, può venire a Catania". Su Gilardino. "Ha una percentuale gol spaventosa, a Bucarest ha toccato tre palloni ed ha fatto gol. Ha sempre fatto il suo, al Milan se non sbaglio ha una media di uno ogni due o tre partite". Su Vargas. "E' meglio se sta dietro, deve farsi venire in mente i trascorsi catanesi e che faccia il bravo contro di noi...". Sulla tattica viola. "Una partita viene preparata per sfruttare le debolezze degli altri, ma a volte dopo 5 minuti lasci partire una cannata dal limite e segni...". Ancora su Pazzini. "Io sono felice dei miei, se guardiamo Paolucci, Mascara e Plasmati hanno già segnato con Martinez, manca solo Morimoto. I nostri attaccanti con i numeri che stanno facendo, se si dovessero riproporre così fino alla fine, finiscono in doppia cifra in due". Su Mascara. "Non ce la fa per Firenze, è a letto con l'influenza, tra parentesi è anche steso dal virus...". Zenga allenatore "giovane". "Ho 49 anni, altri hanno qualcosa in più ma io ho solo 22 partite di A più 200 in giro per il mondo. In 22 partite a volte posso interpretare male delle cose o essere poco ispirato. In tv sembra che io sia arrabbiato col mondo, ma in questo paese se vai in tv e ridi sembra che non te ne freghi niente, se sei serio passi per il presuntuoso ma io non ce l'ho con nessuno. Pregi e difetti? Mi sono fatto da solo, non sono stato a Valencia o Londra, nei club forti. Sono stato tra Gaziantep, Belgrado e Bucarest, andando a giro e vedendo le mie squadre trattate da club di terza fascia".