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ZERO CHIACCHIERE

di Marco Gori

Sappiamo di scoprire l’acqua calda nell’evidenziare le doti di Stevan Jovetic. E abbiamo già sottolineato come sia giusto che ci sia proprio il Montenegrino al centro delle attenzioni della società viola per quanto riguarda i rinnovi della lunga schiera di giocatori il cui contratto scadrà nel 2013. Ammettiamo che al momento del grave infortunio subito dal giocatore oltre un anno fa abbiamo nutrito qualche dubbio sul suo pieno recupero. Siamo sinceramente felici, incrociando le dita, che l’ex Partizan ci stia smentendo. E iniziamo a pensare che questo possa essere davvero l’anno della sua definitiva consacrazione.  Resta ancora qualche dubbio su quello che sia il suo vero ruolo, e, forse, il 4-3-3 di Mihajlovic potrebbe non aiutarlo troppo in questo senso; ma, a ormai quasi 22 anni, divenuto un punto fisso della propria nazionale, e, soprattutto, liberatosi finalmente dall'ingombrante presenza di Adrian Mutu, ecco che il giocatore anche dal punto di vista tattico potrebbe raggiungere la propria maturazione, divenendo quello che si definisce un giocatore completo. E sappiamo di scoprire l'acqua calda anche nel sottolineare che questa evoluzione non passerà inosservata. Per fortuna, al momento, non si sta prospettando alcun "caso Jovetic", anche perché ci risulta -o almeno fino a qualche mese fa era così- che i rapporti tra Pantaleo Corvino e l'entourage del giocatore siano decisamente buoni. Però di belle parole non sappiamo cosa farcene. O, in altri termini, il tempo di passare ai fatti è già arrivato. Sotto una molteplicità di punti di vista -dell'immagine, del prestigio ma anche puramente tecnico- perdere Jovetic sarebbe molto più grave che perdere Montolivo. E, per questo motivo, non vogliamo nemmeno pensarci. Anzi, non vogliamo proprio pensare ad alcun tipo di situazione diversa dal rinnovo del Montenegrino. Che dovrà arrivare il prima possibile. Punto e basta. Stavolta niente scuse.