ARIATTI, La rinascita il momento più alto per i DV
Fonte: tuttomercatoweb.com
L'ex centrocampista della Fiorentina, Luca Ariatti, ha parlato del cambio di proprietà avvenuto ai viola. Queste le sue parole: "Credo che il bilancio sia altamente positivo. Purtroppo tutto si è concluso in modo un po' stanco, è stata una Fiorentina che perso smalto nel feeling con il pubblico e nel perseguire certi obiettivi alla portata. I viola si sono allontanati dalle coppe, avendo anche un'anima poco italiana e questa è stata una componente negativa che ha pesato. Il problema non è tanto comunque tra i Della Valle ed i tifosi ma questo calcio che ormai cambia geografia. È sempre più difficile vedere vere e proprie famiglie a capo di società perché siamo nel contesto ormai di una nuova economia. Ed è una battaglia difficile per tutti, esistono sempre meno proprietà italiane. I migliori ricordi che ho dell'era Della Valle? Credo che la rinascita abbia ricompattato l'ambiente, poi c'è stata la punta della Champions e la gestione Prandelli è stata il momento tecnico più alto. Poi ci sono stati allenatori che hanno fatto bene e meno bene, ma credo che alla fine la parte più bella sia stata proprio quella della rinascita, quando c'ero anch'io. Che cosa mi aspetto da Commisso? Che ricompatti l'ambiente. Bisogna vedere poi la voglia di investire per competere con le altre squadre. Serve spendere. Oggi alla Fiorentina serve un salto di qualità e per ambire alle coppe deve adeguarsi alle altre società anche per trattenere certi giocatori. È un compito arduo. Che cosa mi aspetto in panchina? Mi aspetto un cambio, non tanto per Montella quanto perché è nelle regole dello sport soprattutto quando c'è un cambio di proprietà. Chi può essere l'uomo giusto? Credo che Gattuso possa esserlo. La piazza ha bisogno di ritrovare animo e passione e Rino ha fatto bene al Milan e ha tanta birra in corpo. Mi auguro che niente invece venga toccato sul settore giovanile dove Vergine, Niccolini e Cappelletti sono una garanzia".