BAGGIO, Bella iniziativa per ricordare un tifoso viola
Se le panchine di questa città potessero parlare chissà quante storie racconterebbero. Quella posta ieri in via Fulvio Croce, narrerà per sempre quella volta che Roberto Baggio, il mitico numero dieci della Nazionale, ritornò a Torino per ricordare un barbiere di periferia di 68 anni, scomparso nel 2013, di nome Pasquale Ozimo. Calabrese di nascita, ma torinese d’adozione, era una persona come tante: padre di due figli, gran lavoratore, tifosissimo della Fiorentina. A Città Giardino, dove lavorava dal 1969 in una bottega così amichevole che assomigliava a una via di mezzo tra una salotto e un bar dello sport, gli amici lo hanno voluto ricordare con una panchina viola autografata dal suo idolo. "Non lo conoscevo – dice Baggio -, ma ho accettato l’invito perché ho capito che era una persona di valore". La visita dell’ex Divin Codino è stata una sorpresa, come le magie che faceva in campo. Lo racconta LaStampa.it