BAIANO, Fossi padre di Vlahovic gli direi di rimanere
L'ex attaccante viola Francesco Baiano, intervenuto a 30° Minuto su Toscana TV, ha parlato di temi legati alla Fiorentina, partendo dalla vittoria in casa del Benevento: "Ci si aspettava una partita combattuta ma non è stato così, ho visto una Fiorentina carica e decisa verso l'obiettivo. Non era semplice, perché il Benevento ha mostrato un bel calcio finora e meritato tutti i punti che ha. Mi è piaciuto che la Fiorentina abbia subito fatto capire quanto volesse vincerla: è andata ad attaccare subito alta gli avversari, tenendo il baricentro più avanti di 20 metri. E poi la tripletta di Vlahovic, che sta migliorando in ogni partita non solo per la realizzazione ma anche per come sta in campo: può crescere ancora ma ha fatto grandi passi avanti, è chiaro che ha bisogno di essere sostenuto anche dal resto della sua squadra. Quando succede, concretizza le palle gol che gli vengono messe sul piatto. Il terzo gol è figlio dei due prima, l'azione personale viene dalla fiducia che aveva. La società si sta già muovendo per il rinnovo: fosse successo 3-4 mesi fa ovviamente avrebbero potuto risparmiare sull'ingaggio. Su di lui hanno sempre creduto, e se avesse firmato allora oltre ai soldi minori, avrebbe sentito già prima maggiore fiducia. Io però parlo da lontano ed è più semplice: se credo in ogni caso nel suo potenziale, non posso arrivare ad un anno e mezzo dalla sua scadenza. Nel calcio, poi, non c'è riconoscenza. Ma intendo da ogni parte, di esempi ne abbiamo tanti. Ricordo ad esempio quando giocavo e non rendevo, la società mi mandava via. Da lato giocatore, quando si fa bene si cerca sempre di guadagnare ma questo non basta... Nelle prime dieci squadre d'Europa, per esempio, farebbe fatica a giocare. Fossi suo padre gli direi di rimanere a Firenze, perché è in una piazza importante che gli dà possibilità di crescere, e può farlo solo giocando: per i top team c'è tempo. Mi auguro che faccia questo tipo di scelta, ma non ho neanche troppi dubbi sul fatto che possa rimanere alla Fiorentina. In un top club oggi arriverebbe come ragazzo che deve ancora farsi le ossa: questo deve succedere a Firenze. Devo dire poi che quando ho visto che c'era Caceres in campo ero contentissimo, perché secondo me questa squadra manca di cattiveria e lui è uno che ne trasmette. La Fiorentina ne ha bisogno, anche se per fortuna adesso la classifica si è fatta decente, e con un punto a partita di media ti salvi: ora potranno entrare in campo per vincere, e non più per pareggiare".