BAIANO, Vlahovic si confermerà. L'obiettivo...
L'ex viola Ciccio Baiano ha parlato a lungo del prossimo campionato italiano a Stadio Aperto su TMW Radio e, ovviamente, anche di Fiorentina. A partire da Vlahovic, chiamato a confermarsi: “Di sicuro non è una sorpresa, ma per la convinzione che ha e come è migliorato, possa ripetersi. Dovrà però essere aiutato dalla squadra per arrivare alla conclusione”.
Dove deve migliorarsi?
“Deve riuscire a lavorare meglio coi centrocampisti, quando c’è da proteggere la palla deve dare modo alla squadra di salire. All’inizio faceva tantissima fatica, nell’ultimo periodo invece lo si vedeva più lottare coi difensori, scaricando la palla per ripartire. Se migliora anche su questo diventa veramente devastante”.
Se sei in scia ad Haaland è la strada giusta.
“I numeri di Haaland fanno paura, anche a Cristiano Ronaldo. Figuriamoci… Un bambino che in Champions non so quanti gol abbia già fatto, il che la dice lunga sul suo valore. Fuoriclasse assoluto”.
Quale deve essere l’obiettivo della Fiorentina?
“Non voglio esagerare ma, pur tenendo un profilo basso, dico l’Europa League. Provare a lottarci, se poi non ci riesci non importa, ma è un passo in avanti”.
Davanti ce ne sono molte da superare.
“Posso dire già ora che so che Italiano farà un mezzo miracolo. Lo conosco bene, so come lavora dai tempi del Trapani, quando collaboravo col direttore Rubino. Non erano una squadra favorita ma hanno vinto, lo stesso poi con lo Spezia. Lo scorso anno dicevano tutti che era di passaggio e si è salvato: l’allenatore è di primissimo ordine, se ne parla troppo poco. Sono contento che sia arrivato, mi auguro che la società lo protegga nei momenti eventualmente difficili. Sembra sia arrivato perché non prendevano nessun altro, ma non è così. Lui è tra i migliori emergenti in Europa, non solo in Italia”.
Quanto le è dispiaciuto l’addio ad Antognoni?
“Quello che penso me lo tengo per me. Sinceramente vedere Giancarlo fuori dalla Fiorentina fa male, ma dall’altra parte c’è un presidente che comanda e ha deciso, probabilmente, che non servisse più. Immagino sia andata così. I veri proprietari delle società, però, sono i tifosi: la loro testimonianza vale molto più di un miliardo di parole, in alcuni casi è meglio stare zitti che parlare”.