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BERNI, Viola out dall'EL non sarebbe bestemmia

di Redazione FV
Fonte: tmw

La Fiorentina tra poche ore affronterà il Lech Poznan in Polonia con l'obbligo di vincere per non perdere la possibilità di passare il turno. Qualche tifoso però invoca l'uscita dalla competizione europea per puntare tutto sul campionato e la redazione di Tuttomercatoweb.com ha girato questa considerazione all'ex difensore viola Fabrizio Berni: "Devo dire che per arrivare in fondo a questa competizione le partite da affrontare sono veramente tante e quindi perdere energie fisiche e mentali sarebbe più che normale. Per questo penso che non sarebbe una bestemmia dare priorità al campionato rischiando anche di rimanere fuori dall'Europa. Potrebbe essere una carta vincente per dare seguito agli splendidi risultati in Serie A".

Però questa sera Paulo Sousa schiererà i titolari, sintomo che all'Europa League ci tiene molto...
"Sousa non vuol perdere e lo capisco. E' giusto per questo che schieri la migliore formazione anche perché se vuole passare il girone questo è l'ultimo treno che passa. Nel recente passato ha fatto molto turnover, ma alla lunga penso che possa essere un'arma a doppio taglio per quello dico che va data priorità al campionato".

C'è un giocatore che questa sera vorrebbe vedere in campo?
"Il giocatore che mi ha più sorpeso dall'inizio della stagione è sicuramente Kalinic, è sempre un piacere vederlo giocare. Ha qualità, cattiveria, determinazione...e in più segna tanti gol. Il centravanti boa tipico degli anni '70 non va più bene per il calcio moderno, e infatti, tranne in rari casi, ormai è scomparso. Questo ragazzo ha le capacità per portare in alto la Fiorentina. E' il miglior acquisto dei viola e uno dei migliori dell'intero campionato".

A proposito di mercato, a gennaio cosa deve fare la Fiorentina?
"Prenderei un difensore di qualità e magari anche un centrocampista titolare. Per l'attacco la squadra è a posto. Stimo molto anche Babacar, che vorrei vedere più spesso al fianco di Kalinic. E' un tandem che potrebbe fare la fortuna di Sousa".