BORJA, Spalletti mi voleva a Roma. Io allenatore? No
Borja Valero, che questa sera darà l’addio ai tifosi della Fiorentina a distanza di un anno dal suo addio, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport: “Stasera è la chiusura di un cerchio, termina oggi la mia carriera da professionista. Non poteva finire a Crotone un anno fa, lontano da casa mia e in uno stadio vuoto. C’erano i puntini di sospensione, stasera quello esclamativo”. Il centrocampista spagnolo si figura la scena con la famiglia sul prato e lui che va sotto la Fiesole. “Simmetria della mia carriera”, dice.
Quindi lo spagnolo si addentra sui temi di campo: “Stagione pazzesca a prescindere dall’Europa”. In cui l’ultimo gol viola peraltro, contro il Borussia Moenchengladbach, è suo, quando ancora allenava Sousa. “Impressionante e sottovalutato ma terrorizzato dalla fuga di notizie. Dava la formazione in pochi secondi, dovevi essere velocissimo a capire se c’eri e dove giocavi”. Quindi la Roma, “figlia del suo allenatore”, che in passato lo cercò: “Mi voleva Spalletti, ma mi vedevo in viola per sempre e non fui nemmeno tentato”. Infine uno sguardo al futuro, rispondendo a una domanda secca: allenerebbe mai la Fiorentina? “No. Discorso tecnico, non saprei gestire un gruppo in cui c’è sempre qualche scontento”.