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CHIESA, Viola meritano il primo posto. Sousa...

di Redazione FV

Enrico Chiesa, ex attaccante di Fiorentina e  Sampdoria, ha parlato a sampdorianews.net in vista della proissima sfida di campionato fra le due squadre: "La Fiorentina è al momento al primo posto, in settimana avrà l'impegno di Europa League e bisogna vedere come doserà le energie. La Sampdoria ha rimediato un buon pareggio contro il Chievo lunedì, contro una squadra che sta facendo bene. Le due squadre sono in salute e sicuramente assisteremo ad una bella partita. I blucerchiati sono molto abili nelle ripartenze, in casa hanno sempre fatto bene, mentre i toscani hanno dimostrato finora di meritarsi il primato in classifica".

A colpire in questo primo scampolo di stagione è stato il potenziale offensivo messo in mostra dalle due formazioni.
"La Sampdoria lì davanti può coinvolgere diversi giocatori. Logicamente poi c'è Eder che finalizza, ma la fase offensiva viene articolata molto bene da tutti i giocatori chiamati in causa. La Fiorentina è molto abile non solo in fase offensiva, ha una propria identità, gioca da squadra e nonostante le sconfitte di Roma e Napoli ha dimostrato di poter stare lassù in classifica".

Da una parte Eder e Muriel, dall'altra Kalinic. I gol sembrano essere assicurati. 
"Eder e Muriel ti permettono un fraseggio molto rapido, ragionando palla a terra e aggirando la difesa con trame fitte. Le palle alte sono sconvenienti con questo tipo di soluzione, ma è semplicemente un gioco diverso. Kalinic penso sia una vera sorpresa. E' un ragazzo che è stato molto bravo ad inserirsi rapidamente nel gruppo e nei meccanismi del calcio italiano, ma soprattutto è stato abile a mettersi al servizio della squadra. Il buon lavoro ha fruttato logicamente anche gol importanti, io personalmente l'ho visto in azione contro la Roma e mi è piaciuto molto. Fa tanto movimento, attacca tanto la profondità e rappresenta sicuramente una soluzione differente rispetto a quelle a disposizione della Samp".

Ultima domanda. Walter Zenga e Paulo Sousa, uno al rientro dopo diversi anni all'estero, l'altro all'esordio assoluto su una panchina in Serie A. Cosa pensa dei due allenatori? 
"Walter Zenga lo conosco soprattutto come compagno, come allenatore non saprei dare una valutazione precisa. Mi sembra che i due abbiano modi diversi di approcciarsi al gioco, nelle loro maniere di vivere sia il calcio giocato, sia la vita di panchina. Non mi sento però di esprimere un giudizio".