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CORVINO, Portato Primavera allo scudetto. Le critiche...

di Redazione FV

Il direttore sportivo del Lecce, Pantaleo Corvino, ha parlato in conferenza stampa e si è soffermato sulla stagione della sua squadra e della Primavera: "Quando sono arrivato, il presidente mi ha chiesto di raggiungere come primo obiettivo quello di un riequilibrio finanziario e vuol dire risanare le finanze del club; il secondo era di raggiungere possibilmente, e sottolineo possibilmente, qualche obiettivo sportivo. Io invece, da figlio di questo territorio e di un percorso che è all'ultimo volo, non potevo pensare solo al risanamento finanziario: potevo fare questo e avrei timbrato il cartellino, avrei fatto con le mie capacità quello che si poteva e nessuno mi avrebbe detto niente. Non c'era bisogno di Corvino per riequilibrare i conti, anche se ci vuole bravura anche in questo. Ho trovato una Primavera in A2 e oggi abbiamo vinto lo scudetto, proprio come quando sono andato via. Non siamo fondi, non abbiamo sceicchi, non siamo troppo facoltosi; le nostre possibilità ci permettono di fare il meglio per quello che possiamo fare".

Su alcune critiche ricevute: "Siamo in uno stato non totalitario, come puoi pensare che tutti ti votino? Un personaggio pubblico sa chi ti mette sul piedistallo e chi ti odia, è normale e io le conosco queste dinamiche. Sta a me, a Trinchera, isolarci. Chi mi critica è sangue del mio sangue, calcisticamente parlando. Io farò di tutto per far cambiare idea, posso non comprenderle, ma farò di più. Sono di questo territorio, in undici anni abbiamo 7 volte il Lecce in Serie A e gli altri 4 anni vincere la squadra di B. È ovvio che mi chieda perché ci sono queste critiche. Non ho poteri sovrannaturali e anche in quel caso c'era a chi lanciavano anche le pietre".