DI CHIARA, Compie 55 anni: "Firenze mi ha adottato"
Alberto Di Chiara, giocatore della Fiorentina dal 1986 al 1991, ha parlato oggi all'Associazione GlorieViola. Questo ciò che ha detto: "Firenze mi ha praticamente adottato. Nel 1990 mi ci sono sposato e i miei due figli vivono ancora oggi a Firenze: per me è una seconda casa. Nella Fiorentina poi ho raggiunto la maturità professionale e mi sono tolto diverse soddisfazioni. Sono legatissimo alla città e alla maglia viola, i fiorentini mi hanno sempre voluto bene. È un popolo estremamente difficile da conquistare, ma se ci riesci non ti abbandona mai. Ricordi? Ovviamente ce ne sono tanti, quasi tutti belli per fortuna. Dovendo scegliere, direi che ce ne sono due più intensi degli altri: quando nel 1988 battemmo la Juventus, fu l'ultima vittoria al Comunale di Torino, e in più segnai un gol. Il secondo ricordo è la cavalcata che ci portò alla finale di Coppa Uefa nel 1990, sempre contro i bianconeri. Il più brutto è senza dubbio la sconfitta in quella finale, un vero peccato perché il sogno stava per avverarsi. Eravamo così vicini... Come vedo i viola oggi? Penso che la Fiorentina di quest'anno sia un gruppo molto coeso, questo lo si vede immediatamente. Nella rosa ci sono diversi buoni giocatori, ma pochi che possono far fare il salto di qualità alla squadra. Si sentono molte critiche all'allenatore, ma a mio parere Pioli ha fatto ciò che poteva fare in questa situazione. Purtroppo in città si è un po' spento l'entusiasmo, ed è un peccato perché Firenze vive di entusiasmo. Come riaccendere la tifoseria? Dobbiamo chiarire alcuni passaggi e pianificare il futuro. È importante progettare il futuro in modo tale da rendere la squadra competitiva. Occorrono giocatori giovani e italiani, ma è necessaria anche un po' di ambizione e d'identità. Coppa Italia? La Fiorentina non parte sconfitta, a Bergamo è tutt'altro che una gara scontata. Dobbiamo crederci, i ragazzi devono crederci fino alla fine. Chiesa? Se in estate arrivassero offerte da 70/80 milioni di euro, credo sarebbe molto difficile vederlo in viola l'anno prossimo. Però è anche una decisione della società, non solo del giocatore: se i fratelli Della Valle decidessero di fare uno sforzo per trattenerlo, probabilmente lo scenario cambierebbe".