GALBIATI, Domani sarà una battaglia con pochi gol
Fonte: Tmw
Abbiamo intervistato in esclusiva Roberto Galbiati, ex calciatore che ha militato nella Fiorentina dal 1978 al 1982 e poi nella stagione 1986-'87 e nel Torino dal 1982 al 1985, attualmente è un allenatore e opinionista dell'emittente televisiva Italia 7. Con lui abbiamo parlato della partita che vedrà contrapposte le sue ex squadre.
Per motivi differenti Torino e Fiorentina hanno necessità di vincere, questo renderà la partita strategicamente più complessa?
"Direi proprio di sì, la Fiorentina deve mantenersi nelle prime posizioni dove è arrivata meritatamente e il Toro deve rimanere un pochino sopra la linea di galleggiamento rispetto alla zona retrocessione. Sono obiettivi differenti, ma entrambi importanti, per cui dico che domenica si potrà assistere a una bella partita perché entrambe cercheranno di fare risultato".
Per come fanno giocare le squadre Ventura e Montella quale può essere la chiave della partita?
"Per la Fiorentina la chiave della partita sarà la sostituzione di Pizarro, è vero che la Fiorentina ha creato un ottimo gruppo e un'ottima squadra però il cileno è un giocatore determinate di questa formazione perché è il raccordo di tutti i reparti e quello che detta i tempi della manovra e non averlo domenica potrebbe essere un problema, poiché non c'è in questa squadra un vero sostituto per lui. Il Toro deve stare molto attento a non lasciare spazi alla Fiorentina non tanto perché gioca in contropiede, ma perché fa un gran possesso palla (con una media di 27':02'' è la quarta del torneo, ndr) e gioca molto bene anche negli spazi stretti e soprattutto negli spazi larghi. I viola sono una squadra che sa sfruttare al meglio tutte le situazioni, perciò il Torino dovrà cercare di vincere senza però scoprire troppo i suoi fianchi perché la Fiorentina è in un momento che gioca molto bene e non perdona".
Entrambe le formazioni hanno difese molto accorte, il Torino la quarta e la Fiorentina le seconda del torneo, mentre per quello che riguarda gli attacchi la situazione è differente, i viola il quarto il granata il quattordicesimo. Anche sotto questi aspetti non sarà facile gestire la gara per i due allenatori?
"Sicuramente la Fiorentina ha creato una situazione di non possesso palla veramente incredibile, ha cambiato rispetto allo scorso anno molti giocatori eppure in poco tempo è riuscita a creare meccanismi quasi perfetti ed è difficile farle gol. La difesa viola è forte e direi che anche tutto il complesso in fase difensiva sa adattarsi molto bene. Per quel che riguarda il Torino la difesa è sempre stato un suo punto di forza e sicuramente ha un attacco che come nomi possono essere anche abbastanza importanti, ma non sono così determinanti come quelli della Fiorentina, anche se c'è da fare una bella differenza fra le due squadre perché è vero che i viola hanno un buon attacco però hanno segnato giocatori di un po' tutti i reparti e questo è un punto di vantaggio per la squadra di Montella".
Anche il Torino sotto questo aspetto non è andato a segno solo con gli attaccanti (Bianchi 4, Sgrigna, Sansone e Stevanovic 1) infatti sei delle tredici reti le hanno realizzate centrocampisti e difensori (D'Ambrosio 2, Glik, Gazzi, Brighi e Basha 1).
"Ma il problema è che nella differenza gol è nettamente superiore la Fiorentina: a parte Jovetic, che ha segnato sei gol, sommando quelli di tutti gli altri, diciassette, la squadra ne ha realizzati più di tutti quelli dei granata messi insieme (tredici, ndr)".
Il Torino di solito non è fluido nel passare dalla fase difensiva a quella offensiva, mentre la Fiorentina questo problema non lo ha.
"Direi proprio di no, poi sono differenti nei due sistemi di gioco: la Fiorentina sta adottando una linea un po' alla spagnola, cioè tiene palla facendola girare anche se non disdegna l'andare in profondità, mentre il Toro gioca con questo 4-4-2 che poi diventa un 4-2-4, ma che lascia spesso e volentieri il centrocampo in balia della mediana avversaria che è in superiorità numerica. Sono due modi differenti di leggere la partita, però in questo momento il più redditizio è quello della Fiorentina".
Come potrà finire questa partita?
"Valutando un po' i numeri, che iniziano a contare anche nel calcio, pensare che termini con una goleada è un po' difficile perché si fronteggiano due squadre che hanno le difese fra le migliori del campionato, perciò non sarà facile segnare. Valutando anche che l'attacco del Torino è un po' anemico, mentre quello della Fiorentina è molto più prolifico io prevedo una gara combattuta, ma con pochi gol".
Lei adesso fa il commentatore televisivo, però è un allenatore di prima categoria, pensa di tornare sui campi da calcio?
"E' da due anni che per divertimento mi diletto a commentare le partite in tv, ma se qualcuno mi chiama per allenare non disdegno di tornare a farlo, anche se non ho un procuratore e non mi propongo molto, sono un po' atipico in questo senso rispetto a tanti miei colleghi".