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GELSI, Viola da Europa. Torreira ciò che mancava

di Redazione FV

Michele Gelsi, ex centrocampista della Fiorentina, ha rilasciato un'intervista a TMW, nella quale ha parlato anche di Inter-Fiorentina di sabato. Queste le sue dichiarazioni: "I viola sono una squadra che mi piace molto, hanno una mentalità importante, propositiva. La Fiorentina è ben guidata da Italiano, che a me piace come modo di allenare, ed ha anche giocatori di qualità. Può vincere contro tutte le squadre, se riesce a non fare quelle piccole sbavature che, a volte, capitano nel reparto arretrato. Giocherà contro un'Inter però arrabbiata che deve vincere a tutti i costi, quindi troverà un ambiente abbastanza caldo".

La Fiorentina è da Europa?
"Sì. Se riesce ad andarci subito quest'anno anticiperebbe di una stagione, però, per quello che sta dimostrando in campo, ci può stare tranquillamente. Ha perso diversi punti per strada quando già li aveva incamerati, finendo poi per pareggiare o addirittura perdere. Ha fatto dei buoni acquisti, giovani...".

Che effetto le fa adesso Torreira?
"Io lo seguivo a Pescara, ma lì non era un mediano. Fu Oddo, quando allenava la Primavera, che gli cambiò ruolo e lo mise davanti alla difesa perché ha qualità aggressive e tecniche. Quella è stata la sua fortuna, ma lui ha tanta fame e, da quando è andato via da Pescara, è migliorato tantissimo, acquisendo professionalità ed esperienza, sia con l'Uruguay che con i club. Ora si sta consacrando, spero che la Fiorentina faccia un passo importante per riscattarlo".

Si tratta del giocatore che mancava a centrocampo?
"Sì perché dà equilibrio, ritmo e aggressività nel momento in cui c'è da fare pressing".

Oltre a qualche gol, che sicuramente non guasta.
"Ha anche dei buoni tempi di inserimento, poi ha un gran tiro. Adesso di punizioni ne sta facendo pochi, ma prima alla Sampdoria ne ha fatti 3 o 4, che non fa male alla Fiorentina, specialmente in questi momenti qui che non riesci a vincere con il gioco. I calci piazzati diventano fondamentali". 

L'Inter la vede in calo?
"Per me è solo una crisi di risultati perché ha dimostrato, sia contro il Liverpool in Champions League che domenica contro il Torino, di non aver mai perso il gioco. Ha sempre un'identità e questo è fondamentale, poi incontrare il Torino di Juric, specialmente a Torino, non è mai facile. Alla fine l'Inter, malgrado il rigore che c'era per i granata, ha trovato il pari".