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GUERINI, Pedro? Viene da ridere. Cutrone mi piace

di Redazione FV
Fonte: Lady Radio

Vincenzo Guerini, ex giocatore, allenatore e dirigente della Fiorentina con un passato anche sulla panchina della Spal, si è soffermato sul momento dei viola: “Nell’ultimo periodo l’ho vista davvero male, è triste vedere una Fiorentina così. Nella mia carriera ho lottato spesso per non retrocedere, e purtroppo i segnali fino ad ora non sono stati buoni. Non capisco come sia stata costruita la squadra”.

La convince la scelta di Iachini? 
“Penso che sia stata una buona mossa: la Fiorentina non può permettersi di andare per il sottile, deve gettare il cuore oltre l’ostacolo. E in questo Iachini è l’uomo giusto, sa come soffrire. Mi auguro riesca a trasmettere queste qualità”.

Come valuta la coesistenza tra Badelj e Pulgar? 
“L’ex Bologna può essere stato un buon acquisto, ma riprendere Badelj è una scelta che non riesco a capire: ha scalpitato per andare via, non lo avrei mai riportato a Firenze”.

Che dire sul caso Pedro?
“E’ un’altra cosa da ridere: è costato tantissimo, adesso lo hanno giudicato inadeguato per pochi spiccioli di partita. Darlo via potrebbe essere azzardato. Del resto, sono stati regalati Zaniolo e Mancini… non sarebbe la prima volta che vengono fatte brutte figure in tal senso”.

Giusto puntare su Cutrone? 
“Il ragazzo mi è sempre piaciuto, ha grande vitalità e passione. Si vede che ce la mette tutta per emergere. Credo possa dare una grande mano. Il suo acquisto è positivo, ma non dimentichiamoci che le squadre si costruiscono dalle fondamenta”.

Come vede la gara con la SPAL? 
“Domani è una partita importantissima per entrambe le squadre. Per gli spallini è l’ultima spiaggia, per questo diventa una gara insidiosa anche per la Viola, soprattutto dal punto di vista psicologico. I ragazzi di Iachini non possono più scherzare. Sarà una partita sofferta, difficilissima”.

Quale consiglio darebbe a Commisso? 
“Un uomo da 7 miliardi di dollari di patrimonio forse non ha bisogno dei nostri consigli. L’unica cosa che gli direi è di capire bene cos’è il calcio, da un punto di vista di movimento, in campo e fuori: deve stare molto attento, ci sono degli squali pronti ad attaccare”.