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HYSEN, Che ricordi in viola. Lo scherzo del pesce...

di Redazione FV

L'ex viola Glenn Hysen, ex difensore svedese che militò nella Fiorentina a fine anni '80, si è raccontato ai microfoni di TMW, tornando anche sulla sua esperienza a Firenze: "Scelsi la Fiorentina perché mi volle Eriksson: dovevo aiutarlo vista la mia abitudine a giocare a zona, che in Italia ancora non era del tutto diffusa. Mi ricordo la prima partita di campionato in Italia, giocammo contro il Verona di Elkjaer. Ero influenzato, avevo la febbre e giocai solo un tempo. Alla seconda di campionato a San Siro battemmo il Milan di Gullit e Van Basten due a zero con gol di Diaz e Baggio. Ho ancora una foto del gol di Baggio. Quando tornammo a Firenze c'erano migliaia di persone ad attenderci. Tutti ci ringraziavano e ci dicevano: "Eroi, eroi". La settimana dopo però cosa successe? Pareggiammo in casa col Como e ci criticarono... Ma è stato bellissimo stare lì due anni, con compagni eccezionali. A Firenze vivevo vicinissimo allo stadio, ricordo ancora la strada, Via del Pino. All'angolo c'era anche un ottimo pub. Mi aiutò molto ad ambientarmi il grande mio connazionale Kurt Hamrin con sua moglie Marianna. E' stato emozionante giocare nella squadra che fu pure di Kurt. Quanta arte poi a Firenze, i musei, Ponte Vecchio, il Duomo. Bellissimo vedere la città da Piazzale Michelangelo o da Fiesole. I miei scherzi? Una volta a Renzo Contratto ne feci uno particolare. Era il nostro capitano, persona seria e educata. Un giorno doveva restare più a lungo nello spogliatoio e allora presi le chiavi della sua nuova macchina, appena acquistata, una Mercedes. E nel retro dell'auto misi delle casse di pesce che puzzava tantissimo. Dopo un paio di ore, quando Contratto tornò in macchina, l'atmosfera era irrespirabile... Quando mi vide il giorno dopo si scagliò contro di me dicendomene di tutti i colori (ride di gusto, ndr). Un'altra volta a Formia, durante un ritiro, spostai tutti i mobili della camera di Contratto e Di Chiara in terrazza. Quando tornarono non sapevano come fare..."

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