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JIMENEZ, Sono distrutto, me ne torno in Cile

di Redazione FV
Fonte: La Gazzetta dello Sport

«Basta, me ne vado». Ma dove? «Torno in Cile, per restarci». Luis Jimenez è distrutto. Via dal ritiro della Ternana, via dall'Italia, via con la famiglia a Santiago del Cile, a casa. Lui e il suo agente Pastorello avevano chiesto invano per l'ennesima volta un confronto con la dirigenza della Ternana. Il punto è che a Terni per il cileno non si può parlare con altri che non siano il presidente Longarini. L'equazione è semplice: Longarini non si trova, l'incontro non c'è, il prezzo non si fa e Jimenez impazzisce. E poi aggiungi che il Parma- la soluzione preferita dal calciatore- nel frattempo ha chiuso per Giovinco: il quadro non è nero, di più. Qualche giorno fa l'Amburgo ha chiesto informazioni, ma l'agente non ha saputo che cosa rispondere: non si sa la modalità della cessione (prestito o cos'altro?), non si conosce neppure la valutazione della Ternana, su quali basi trattare? E così si intravede una nuova battaglia con il mobbing sullo sfondo, come già avvenuto nel 2006. «Se rischio qualcosa ad andarmene in Cile? Vedremo, qualcosa rischia pure la Ternana», fa Jimenez.