KALINIC, I 25 milioni emblema del fallimento rossonero
Fonte: Tmw
Il 27 agosto scorso San Siro lo aveva accolto trionfalmente nel giorno dell'esordio con la maglia rossonera e lui aveva ripagato l'affetto segnando una doppietta nella prima partita da titolare, disputata contro l'Udinese tre settimane dopo. Il rapporto di Nikola Kalinic con il Milan era cominciato sotto i migliori auspici ma le crepe sono arrivate subito, insieme alla crisi che ha portato all'esonero di Vincenzo Montella. Un mister che lo aveva voluto fortemente per completare il reparto offensivo, perché lo riteneva perfetto per il proprio sistema di gioco e che lo ha sempre schierato titolare in campionato, ottenendo poche soddisfazioni.
Del resto, che il croato non fosse un bomber da oltre 20 reti a stagione e in grado di fare la differenza era già risaputo. A Firenze, Paulo Sousa era riuscito a esaltarne le caratteristiche sfruttando soprattutto la capacità di dialogare con la squadra. L'idea di Montella era di fare altrettanto ma il suo Milan si è lasciato travolgere dagli eventi. E i 25 milioni versati nelle casse della Fiorentina sono diventati l'emblema di un fallimento tutt'altro che annunciato. Almeno per il momento.