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MILOSEVIC, Vlahovic tornerà quello visto a Firenze

di Redazione FV

Tra le underdog di questo Mondiale non possiamo non citare la Serbia. Ci riprova 4 anni dopo in un girone simile a quello di Russia 2018, dove l'unico cambio è il Camerun al posto del Costa Rica. Per il resto Brasile favorito e Svizzera come principale antagonista della selezione di Dragan Stojkovic. Ai microfoni di Tuttomercatoweb ci presenta la selezione serba Savo Milosevic. Noto al calcio italiano per la sua esperienza al Parma, è uno delle leggende della nazionale: terzo per presenze (102) e per reti (37) nonché capocannoniere a Euro 2000.

Savo Milosevic, cosa ci dobbiamo aspettare dalla Serbia?
"Tutti aspettiamo che faccia un po' meglio. Il gruppo è tosto, ma noi siamo una squadra che negli ultimi 2-3 anni sta giocando un gran calcio".

L'ultima volta che ha superato il turno era il 1998, la Serbia era assieme al Montenegro e il nome ufficiale era Jugoslavia. Lei era tra i 23. Come spiega il fatto che da allora la squadra abbia sempre fallito, arrivando al massimo alla fase a gironi?
"Ci vorrebbero due giorni per spiegare le ragioni. Il Mondiale è fatto di dettagli, è deciso dai dettagli. E noi non abbiamo guardato ai dettagli. Ma le cose da spiegare sarebbero tante: puoi parlare di sfortuna in alcuni casi, dell'arbitro, ma se dopo 24 anni ancora non hai superato il turno qualcosa che non va c'è. Eppure i buoni giocatori non sono mai mancati, al contrario dell'unità di gruppo".

Ci si aspetta molto da Dusan Vlahovic. Alla Juve sta soffrendo una stagione complicata. Lei crede che possa tornare protagonista?
"Io credo di sì. Ha qualità senza dubbio, è anche giovane. Il problema semmai è la Juve, mai vista negli ultimi 20 anni così. Non è nemmeno una squadra scarsa, quale sia il problema pertanto non saprei. E se la squadra non va è un problema anche per Vlahovic, che non è un Maradona che può scartare tutti, ma è un terminale offensivo che ha bisogno della squadra dietro. I suoi 20-25 gol li ha fatti nella Fiorentina, perché non farli anche nella Juve? Serve pazienza con lui e credo che sia difficile trovare attaccanti del suo calibro".