NETO, Viola? Ho pensato alla carriera. Salah-Gomez...
Conferenza stampa di presentazione alla Juventus per Norberto Murara Neto, fino a pochi mesi fa portiere della Fiorentina. Si parte parlando della scelta. "Tutti mi vogliono fare questa domanda. Ho pensato quello che era meglio per la mia carriera, per il mio futuro in prospettiva e ho deciso che il meglio era venire qui, in una squadra vincente. Qui posso proseguire la mia crescita e volevo tanto arrivarci".
Prime sensazioni? Come hai vissuto gli ultimi 6 mesi a Firenze? "L'inizio qui bene a parte il caldo. Stiamo facendo allenamenti intensi per preparare al meglio la stagione. A Firenze ho vissuto questui mesi difficili, sapevo quello che avevo davanti a me e cosa sarebbe successo con quel comunicato. Tornare a giocare il tempo passa veloce, sei concentrato e non sei nervoso o aspetti. Alla fine è andata meglio".
La poche presenze di Storari in questi anni non ti preoccupano? "Da quando ho iniziato a giocare a calcio ho avuto tante cose difficili da superare. Non sono queste le cose che guardo. Sono qui per aiutare la Juve e questo è un sogno".
Come ti ha accolto Buffon? "CI conoscevamo già, è un professionista come tutto il gruppo. Un gruppo sano che rispetta tutti. E' stato educato e la mia prima impressione è stata subito positiva".
Ti senti il portiere del futuro? Come ti hanno convinto? "Mi sento il portiere della Juve da oggi e sono pronto a fare cosa mi chiederanno. Mi hanno convinto col progetto. Qui si vuole sempre vincere, è come sento io la mia carriera".
Chi ti ha impressionato degli attaccanti? "Stiamo facendo lavoro da portieri fino ad adesso. Sono tutti giocatori di livello altissimo. La Juventus nell'attacco non ha nessun tipo di problema. Chiunque giocherà arriverà agli obiettivi".
Gestita bene la tua permanenza a Firenze? Vuoi dire qualcosa ai tifosi Viola? "Sì, si poteva gestire diversamente ma fa parte del passato. Ora non serve a niente, si poteva parlare prima forse. Gli anni che ho vissuto lì, li ho vissuti alla grande. MI trovavo bene nella città e nella squadra ma ho fatto una scelta e volevo fare il salto di carriera. Da quando sono arrivato in Italia volevo una squadra così".
Problemi con la società Viola di tanti giocatori? "Sono situazioni complesse da gestire, ogni giocatore ha la sua carriera. Quello che è successo con Salah o Gomez sono difficili, forse non sono state gestite bene come situazioni. Quando stavo per decidere ho sentito chi ha giocato qui. Quando arrivi qui e vedi questa precisione e non ci sei magari abituato è davvero bello".
Fare la riserva può frenarti? Vuoi pero scalzare Buffon magari? "Non giocando in Nazionale si sa che non è facile. Ho giocato 2 stagioni a Firenze in cui mi sentivo bene e non ci sono andato spesso. Ho pensato che cambiando squadra potesse cambiare qualcosa, magari crescere. Sono qui per fare il massimo".
Numero di maglia? Chi era il tuo idolo? "Ho la numero 25 perché l'anno scorso avevo 25 anni ed è stata una stagione importante. Mio padre era portiere in Brasile e volevo essere come lui da piccolo. Con i suoi consigli sono riuscito ad andare avanti rispetto a lui".