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PAZZINI, Sognavo Del Piero oggi aspiro a Trezeguet

di Redazione FV

Quattro anni con la maglia della Fiorentina non si dimenticano. E per Giampaolo Pazzini la sfida alla Juventus, che per la prima volta giocherà con la Sampdoria, ha ormai acqui­stato un sapore speciale. Questione di rivalità, ma anche di confronto con anti­chi idoli. Perché il Pazzini ragazzino stravedeva per due avversari di domenica, Alex Del Piero e David Tre­zeguet. « E’ vero - racconta l’attaccante - perché da bambino il mio giocatore preferito era Alex. Era il pe­riodo dei gol alla Del Piero, sognavo di poterne fare io di simili un giorno. Ma per me è sempre stato un esempio anche come comportamen­to. Grande come calciatore e come persona».

Poi Pazzini è cresciuto ed è diventato un centravanti.

« Ed ho cambiato modelli. Ho sempre guardato a Gianluca Vialli prima e a Trezeguet poi. Due giocato­ri diversi, ma entrambi straordinari. Il francese ha un senso del gol che chi gio­ca in quel ruolo non può in­vidiargli ».


Alla Samp ha iniziato però a fare anche gol da oppor­tunista.

«A Firenze dicevano che ero quello dei gol difficili. Più che altro perché di quelli fa­cili, in qualche occasione, mi è capitato di sbagliarli. Ma a me interessa soprattutto che le mie reti siano pesan­ti. Bell come contro il Chie­vo o da due passi come con­tro il Siena non importa».

Domenica scorsa l’assist è stato di un certo Cassano.

«Mi ha messo una palla che non potevo davvero sbaglia­re. Avevo un’idea di lui mol­to positiva, ma mi sono tro­vato al fianco un giocatore ancora più forte di quello che pensavo. Che fosse un fenomeno insomma lo sape­vo, ma dal vivo riesce anco­ra a sorprendermi».

Il momento per la Samp non è però dei più facili.

«Ma non mi sono mai penti­to per un attimo della scel­ta fatta. Qui mi trovo benis­simo, gioco ed ho la fiducia di tutti. Sono poi sicuro che la squadra si risolleverà al più presto, perché le qualità sono decisamente superiori alla classifica che abbiamo. Io darò il mio contributo a risalire la china in campio­nato perché purtroppo in Uefa non posso essere schie­rato».


In passato ha giocato di­verse sfide con i biancone­ri.

« Non solo. Ho anche una buona media e soprattutto ho segnato tre gol alla Juve. Lo scorso anno all’Olimpico la Fiorentina ha conquista­to una vittoria fondamenta­le per l’approdo in Cham­pions League. Io non ho se­gnato ma ricordo quella partita come una delle più grandi soddisfazioni vissu­te in viola. E l’atmosfera di quelle sfide, soprattutto di quelle giocate a Firenze, non potrò mai dimenticar­la ».

Quanto darebbe per un gol domenica?
«A livello personale questo inizio alla Sampdoria è an­dato più che bene. Ho gioca­to cinque partite, Coppa Ita­lia compresa, ed ho segnato tre reti. Purtroppo però con me in campo la squadra non ha ancora vinto una parti­ta, perché contro la Lazio ero assente per squalifica. Sogno un gol sì, ma soprat­tutto non vedo l’ora di assa­porare i primi tre punti con la maglia blucerchiata».