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PRANDELLI, Corvino bella idea. I Della Valle...

di Redazione FV

L'ex allenatore della Fiorentina Cesare Prandelli ha rilasciato una lunga intervista al Corriere Fiorentino. Ecco le sue parole: "Ho voglia di ricominciare, mi manca il campo. L’Atalanta la porto nel cuore, ma più che di squadre vorrei parlare di programmazione: in giro vedo un sacco di confusione e la scelta la vorrei ponderare bene. Ricreare un ciclo come quello fatto in viola sarebbe bellissimo. I Della Valle? Quando hai un rapporto così straordinario con la gente, il giudizio di qualcuno può cambiare. Gelosia? Forse sì, posso dire che Diego l’ho rivisto solo per la finale di coppa Italia della Fiorentina a Roma e che lui mi invitò a cena. Invito che poi è caduto nel nulla. Se l’ho risentito? No, per carità. ADV? L’ultima volta che ci ho parlato è stato nel 2012. E proprio lì successe una cosa che non ho mai raccontato: gli consigliai di prendere Giuseppe Rossi, nonostante fosse già infortunato. Pepito? Per me è una ferita aperta, ma la mia stima è sempre stata enorme. Se lui si mette in testa di poter diventare l’uomo decisivo negli ultimi 20-30 minuti di partita, può ancora essere fondamentale per la Fiorentina. Sousa? Ricordo il mio ultimo anno, eravamo in Champions contro il Bayern, in semifinale di coppa Italia e quarti in campionato: chiesi due acquisti per provare a vincere , ma la società fece altre scelte. Che potevano essere giuste, ma in quel momento. Una cosa simile mi pare sia accaduta anche stavolta: i conflitti interni non si sono trasformati in confronti, con l’allenatore che si è sentito solo e la squadra che ha cominciato a rendere meno. Il presidente ha detto di aver accontentato Sousa all'80%, ma credetemi: non c’è nulla di più sbagliato. Perché dopo dichiarazioni del genere lo spogliatoio comincia a chiedersi chi fa parte di quel 20%, mentre una squadra può funzionare solo se c’è unità d’intenti. Sousa ha fatto molto bene, è un vincente e arriverà al top entro pochi anni. In Italia però arriva un certo punto del campionato dove devi cambiare: perché qui ti studiano e ti conoscono in fretta e se non hai le contromosse, paghi dazio. Corvino? Sarebbe una bella idea, ma solo se si punta sui giovani. Perché la mia impressione è che certi giocatori che ci sono adesso, con lui non sarebbero arrivati. I miei problemi con Pantaleo? Spesso ci mettevano contro, ma io non sono mai stato invidioso di nessuno. Bernardeschi? Lo convocai per uno stage azzurro quando ancora giocava in B, è uno dei pochi ad avere una corsa “europea” e che abbina qualità tecniche a dinamismo. Il suo futuro è suo. Se la Fiorentina pensa in grande farà bene a tenerselo, se invece pensa solo ai soldi".