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SARTI, L'impresa passa dalla solidità difensiva

di Redazione FV

Per centrare la finale di Varsavia, la Fiorentina è chiamata a fare la partita perfetta, l'impresa del secolo, ribaltando il 3-0 del Sanchez Pizjuan contro il Siviglia. L'ex portiere viola Giuliano Sarti, che in carriera ha vissuto una serata come questa quando con l'Inter in Coppa Campioni nel '65 ribaltò un 3-1 subito contro il Liverpool in Inghlterra con un 2-0 allo stadio Meazza: "Credo che sia praticamente impossibile che la Fiorentina possa ribaltare un risultato come quello subito in Spagna. La squadra di Montella spesso perde lucidità e subisce gol contro tutti. Prima di tutto stasera la squadra viola dovrà pensare a difendersi con ordine, senza entrare in confusione. Montella ha molti problemi difensivi perché ha provato ad emulare il Barcellona senza però avere campioni in difesa. Ci vuole una serata perfetta, da parte di difensori imperfetti". 

Cosa si ricorda di quella grande vittoria con l'Inter di Herrera?
"Bellissimi ricordi. Dopo il primo gol tutto lo stadio si è caricato sulle spalle la squadra e sono arrivati anche il secondo ed il terzo gol. La differenza rispetto ai viola però, è che noi all'andata avevamo comunque segnato un gol. E' questo quello che mancherà alla Fiorentina rispetto a noi".

Come si vive la vigilia di una partita come questa?
"L'ambiente è molto carico e questo è fondamentale. All'interno dello spogliatoio ci dovrà essere molta serenità oltre all'idea di poter riuscire a ribaltare il risultato. La squadra deve giocare la partita e stare tranquilla, ogni giocatore tanto proverà delle emozioni diverse dal compagno". 

Gomez?
"E' in cerca di una rivincita e stasera dovrà dimostrare tutto quello che non è riuscito a dimostrare in questi mesi. E' un campione che non sentirà la pressione del pubblico. Il problema è che il gioco della Fiorentina non è lo stesso del Bayern Monaco. C'è qualcosa che non va a valle, perché una squadra come il Bayern non cede giocatori forti e integri fisicamente. A lui è mancato un compagno di squadra come Rossi, capace di mandarlo in porta anche ad occhi chiusi".