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SPALLETTI, Kvaratskhelia mi ricorda molto Salah

di Redazione FV

"Dobbiamo essere responsabili e divulgare a queste generazioni attuali e futuri l'importanza del passaporto ematico. Non è più tollerabile che persone perdano la vita facendo questo sport". Parole e riflessioni di Luciano Spalletti, allenatore del Napoli presente quest'oggi al CONI in occasione del premio dedicato ad Andrea Fortunato, ex calciatore di Genoa e Juventus stroncato dalla leucemia a soli 24 anni.

Come si fa a gestire questa pressione emotiva? "Non so se so effettivamente gestirla, è un amore importante quello che si riceve, un abbraccio importante. Noi abbiamo l'imposizione di restituire tutto l'amore per questo sport che riceviamo. Ci vuole calma, molta calma, perché ancora abbiamo del lavoro da fare e un numero di partite che non ci consentono di avere distrazioni. Mi fa piacere che la squadra sia così attenta e vogliosa di giocare le partite una per volta, come sta facendo".

Chi le ricorda Kvara? "Lui è veramente uno che ha sensibilità nel dribbling, nell'accarezzare la palla, nel portare quelle finte così difficili da cui difendersi. Momo Salah è uno di quelli che ha questa qualità nello stretto e nella finalizzazione così precisa, che non sentiva le pressioni. Lui si vede che è un ragazzo tranquillo: avrà un grandissimo futuro".