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TAGLIANI, Felice degli elogi ricevuti a Gallipoli

di Redazione FV

Quinta volta su quindici gare senza prendere reti, un bel record per il Gallipoli, ricorda l'edizione odierna de La Gazzetta del Mezzogiorno, che punta i riflettori anche su Massimiliano Tagliani. Il difensore arrivato in prestito dalle giovanili della Fiorentina non ha deluso. Aiutato anche dalla scarsa incisività dell'attacco avversario, con Nassi e Cavalli incapaci di indirizzare anche un solo tiro vero Sciarrone, il talento di Mezzano è risultato tra i più positivi: «Il Mantova - ha commentato - è una buona squadra e noi dietro non abbiamo fatto altro che il nostro dovere. Anche se non hanno tirato in porta, le punte avversarie erano scomode da controllare perché cercavano sempre la profondità. Tutto sommato abbiamo risposto bene. Mi sono trovato bene con tutti e due i miei compagni di reparto: con Matteo (Abbate, ndr) avevo già giocato, mentre con Pablo (Pallante, ndr) è stata la prima volta. È un buonissimo giocatore». Classe '89, Tagliani è uno dei giovani di maggior prospettiva del panorama calcistico italiano. In riva allo Jonio però ha dovuto mordere il freno, soprattutto da quando è stato acquistato Alessandro Grandoni: «Sono contento - ha detto - di essere arrivato in un club come il Gallipoli, che punta sui giovani. Nel mio ruolo ho una concorrenza spietata, ma avere davanti a me un calciatore come Alessandro è un vantaggio: contro il Mantova ho cercato di dare il massimo per non farlo rimpiangere. Sono onorato di stare in panchina dietro un grande giocatore come lui, dal quale imparo tanto ogni giorno in allenamento». Proprio come il suo «maestro», il giovane difensore è un eclettico: si trova a suo agio sia nello schieramento a 3 sia in quello a 4, come ha dimostrato sabato. «Per me cambia poco, mi basta giocare. Le variazioni di modulo le prepariamo spesso durante la settimana, perché Giannini varia lo schieramento anche in funzione dell'avversario che andiamo ad affrontare».