VIVIANO, Pensare al calcio adesso è impossibile
Il portiere, Emiliano Viviano, ex tra le altre della Fiorentina di cui è tifosissimo, è intervenuto durante Stadio Aperto, trasmissione del pomeriggio di TMW Radio, per parlare dei temi del momento. Ecco qualche battuta sulla situazione relativa al mondo del calcio:
Avrebbe paura a riprendersi ad allenare adesso in gruppo?
"Più che paura, c'è da vedere se c'è necessità. Al momento pensare al calcio è impossibile. Pensare al futuro del pallone ora, detto da chi vive per il calcio, non è concepibile".
Il campionato va finito, secondo molti. Che ne pensa?
"Ognuno porta acqua al proprio mulino. Bisognerebbe far quadrato tutti e capire cosa è meglio per tutti, non solo per pochi. Quando muore la gente, si pensa ad altro. Mi viene da piangere a pensare a queste discussioni".
Le scuole sono chiuse da settimane e la Serie A ha giocato fino al 9 marzo.
"Sono stati accusati i calciatori, che invece non hanno avuto voce in capitolo. Ad alcuni calciatori sono morti parenti. Il calcio ha capito in ritardo, vedi la sfida di San Siro di Champions dell'Atalanta contro il Valencia. Non era facile anche prevederlo, però si è arrivati tardi".
Si muove anche via social per sentirsi con gli altri.
"Cerchiamo di passare il tempo. E' vero che è un momento di lutto per tutti, ma serve anche avere la forza di andare avanti. Parlo tutti i giorni con il medico della Samp, positivo al virus. Ne parliamo con i colleghi. Si cerca di capire come stanno".