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ESTATE RIVOLUZIONATA: NORD EUROPA ADDIO? MOENA BLINDATA O FIRENZE

di Luciana Magistrato

Comunque vada, sarà un'estate rivoluzionata per le squadre di calcio, soprattutto se si dovesse ripartire con il campionato a giugno già iniziato e terminare a fine luglio. La Fiorentina, come altre squadre, dovrà rivedere tutto il ritiro estivo. Si potrà fare? Come? Quando? Sono tutte domande che avranno risposta solo dopo l'eventuale ripartenza o lo stop definitivo. Il programma estivo era in teoria e in parte già definito per i viola: Moena (questa estate 2020 era ancora nel contratto) e poi un ritiro-Tournée nel Nord Europa. La partecipazione all'ICC, nonostante i due milioni e la visibilità data ai viola nella scorsa estate (subentrati alla Roma) era stata oggetto di critiche allo stesso Commisso che tanto l'aveva voluta per debuttare da presidente di club nella sua America e non sarebbe stata ripetuta (era rimasta una ipotesi di tournée in Oriente) ma l'annullamento della manifestazione (e le restrizioni a muoversi) ha tolto davvero anche l'ultimo dubbio.

E con lo slittamento del campionato fino a luglio difficilmente ci sarà spazio per due ritiri, così a saltare sarà probabilmente la seconda parte, che si sarebbe svolta, sulla falsariga di due anni fa, nel Nord Europa (tra Germania e Olanda). La Fiorentina non sta ancora decidendo nulla, tutto è fermo e sarebbe prematura qualsiasi idea ma la linea è che se ci sarà tempo per un ritiro vero e proprio e le condizioni la precedenza è per Moena, viste anche le difficoltà e i rischi ad andare all'estero. Moena sarebbe perfetta anche per il morale e lo spirito, perché con un'estate turistica ormai rovinata per tutti neanche i giocatori quest'anno potranno fare lunghe vacanze al mare (col plexiglas tra l'altro e con gli aeroporti forse ancora chiusi) e staccare mentalmente farebbe certo bene ma gli accordi con la cittadina trentina dovrebbero essere rivisti, nelle date e nei termini, perché sarebbe comunque un ritiro 'a porte chiuse' ai tifosi. Impossibile immaginare infatti amichevoli ed eventi a porte aperte, i camp estivi per i più piccoli e il Viola Village.

L'unico a beneficiare (almeno economicamente) del ritrovo viola sarebbe dunque l'hotel che ospita la Fiorentina (il cui titolare ora infatti è molto preoccupato per i soldi/lavoro che perderebbe a luglio) e sempre che abbia posto anche ad agosto nel caso di slittamento ma il ritorno per le altre attività sarebbe certo di molto inferiore, così come la pubblicità per Moena (stesso problema lo avrebbe Dimaro con il Napoli, unica big con i viola ormai a fare ritiri in Trentino, anche se l'annullamento dell'Icc potrebbe convincere altre squadre a scegliere le montagne italiane, compresa l'Inter "emigrata" a Lugano). E il rischio è dunque di un ritiro-non ritiro a Firenze, magari in hotel insieme per una quindicina di giorni. Per ora si possono fare solo congetture, è bene sottolinearlo, visto che c'è ancora il problema su come ripartire  (e se in ritiro o meno) ma di sicuro intanto l'addio alla tournée in Germania e Olanda è quasi scontato anche se in quei paesi riapriranno di sicuro prima visto che si allenano già (ma chissà se agli italiani).