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FIORENTINA, Il punto sulle trattative dei viola

di Marco Conterio

"Via chi non ha spazio". Sandro Mencucci, amministratore delegato viola intervistato ieri da Firenzeviola.it, è stato chiaro. "E' giusto che qualcuno se ne vada, ma ogni decisione è rimandata al dopo-Bucarest". Stand-by solo per qualche giorno, dunque, per il mercato della Fiorentina: se sarà Coppa Uefa, allora a partire sarà un numero inferiore di giocatori rispetto all'ipotesi, sciagurata, di addio totale alle coppe europee.

CHI PARTE

PAPA WAIGO - Lascerà Firenze, questo è certo. Il procuratore del senegalese ha difatti già ricevuto mandato dalla società viola di portare in casa gigliata offerte per il giocatore. Al momento quelle di Reggina e Chievo sembrano le più concrete: gli amaranto sono in cerca di un esterno destro alto, l'ipotesi di uno scambio a gennaio con Barreto sembra remota. Stesso discorso per i clivensi: Iunco e Langella hanno deluso, Sartori ha da tempo Papa Waigo nel mirino. Resta da definire la formula: i viola puntano a cedere l'intero cartellino, le offerte pervenute a Corvino al momento non soddisfano le esigenze del club.

MANUEL PASQUAL - Napoli, Lazio, Juventus. Tre squadre in cerca di terzini sinistri (la prima e la terza in particolare), che puntano con forza l'ex giocatore dell'Arezzo per rilanciarlo ad alti livelli senza spendere troppo. L'ipotesi di uno scambio con Iaquinta al momento non trova grandi conferme, possibile che lasci Firenze almeno in comproprietà, anche se l'intenzione di chi vende (la Fiorentina) e di chi lo comprerà (così come quella dello stesso giocatore) è di accasarsi a titolo definitivo.

IN BILICO

GIAMPAOLO PAZZINI
- Il Milan ha ceduto Gilardino ed ora lo rimpiange. Potrebbe fare lo stesso la Fiorentina se Pazzini risorgerà altrove, ma tenere un giocatore contro voglia è controproducente e dannoso per gli interessi di tutte le parti in gioco. Il rapporto sembra incrinato, Pazzini non gode più della fiducia delle scorse stagioni e fuori dall'ufficio di Corvino c'è la coda per acquistarlo. La Fiorentina vuole mettere in cassa fior di milioni, da escludere un prestito secco, alcune società (come la Roma) vorrebbero un prestito con diritto di riscatto per giugno. Più facile, allora, che la spunti la Sampdoria, disposta a prenderlo in comproprietà con ridiscussione dell'altra metà a giugno. Da non scartare anche l'ipotesi Parma, qualora a gennaio dovesse lasciare l'Emilia Cristiano Lucarelli. Alla finestra anche Bologna e Palermo.

PABLO DANIEL OSVALDO - Spalletti, visto che Menez è sul piede di partenza, vorrebbe fortemente l'italo argentino. Osvaldo, dal canto suo, accetterebbe di buon grado l'ipotesi capitolina. Resta da definire la formula e, soprattutto, resta da vedere se partirà lui o Pazzini. Il sentore è che uno dei due lascerà sicuramente Firenze a gennaio: il Palermo, intanto, drizza le antenne. Davanti urgono rinforzi, quello di Osvaldo è un nome da tempo sul taccuino del ds Sabatini e Zamparini pare pronto a mettere mano al portafogli.

MANUEL DA COSTA - La cessione, che settimane fa sembrava certa, si allontana. Ceduto Da Costa, infatti, servirebbe un quarto centrale. Comprare "tanto per" non conviene alla Fiorentina, spendere tanto a gennaio non è nei progetti viola, visto che la Champions è ormai andata.

FRANCO SEMIOLI - Anche su di lui preme forte la Roma, anche se l'interesse è scemato negli ultimi giorni con il cambio di modulo. Rientrare dei 7 milioni spesi è impossibile, la Fiorentina è intenzionata a tenerlo anche se pronta a valutare tutte le offerte interessanti che arriveranno. Al momento, però, nessuna.

SERGIO BERNARDO ALMIRON - Arrivato a Firenze in prestito oneroso, per 500 mila euro circa, il diritto di riscatto sulla metà del giocatore è fissato a circa 3,5 milioni. Ad oggi è certo che la Fiorentina non voglia riscattarlo, così come è improbabile che lo rimandi al mittente al gennaio. La volontà, forse, ci sarebbe anche ma solo se riuscisse in qualche modo a rientrare della cifra spesa in estate.

MARCO DONADEL - "Il giocatore non è contento". Davide Lippi, procuratore di Donadel, è stato chiaro sulla situazione del calciatore. Titolare gli scorsi anni, in questa stagione è ospite fisso della panchina. Donadel non ci sta, anche se intende riguadagnarsi un posto da titolare con sudore e fatica. Discorso da rimandare a giugno, dunque: per l'inverno, l'ex centrocampista di Milan, Parma e Sampdoria, resta a Firenze.

IN ARRIVO

La situazione, al momento, è in fase di stallo. Prima c'è da vendere, la situazione delle cessioni non è infatti delle più semplici. Poi, eventualmente, da pensare agli innesti. Il sentore è che, in ogni caso, non ci saranno "colpi da 90": ci sarebbero stati in caso di permanenza in Champions, ma ad oggi è difficile pensare ad un "Huntelaar viola". Le trattative più "tiepide" riguardano, al momento, Cristiano Lucarelli e qualche nome dall'estero. L'attaccante labronico lascerà probabilmente Parma già a gennaio, resta da vedere se la Fiorentina punterà su di lui (con due anni di ritardo...) per assicurarsi un attaccante prolifico, d'esperienza e che accetti senza problemi la panchina. All'estero la Fiorentina continua a visionare talenti e prospetti: difficile che punti, però, su M'Bia del Rennes o Miranda del San Paolo per gennaio. Tutti discorsi rimandati per l'estate. Così come quello per De Silvestri della Lazio e Miguel Veloso dello Sporting Lisbona: loro sì che, tra qualche mese, potrebbero diventare davvero giocatori viola...