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MILAN-MONTOLIVO, CI SIAMO

di Tommaso Loreto

Il caso è destinato a chiudersi e fin qui la novità è relativa. Che l'addio di Montolivo alla Fiorentina sia pressochè certo, ormai, non è più una notizia. La novità, semmai, è rappresentata dalla parola "fine" sempre più imminente sulla storia in viola del mediano di Caravaggio, fosse solo per quell'inizio in maglia rossonero ormai imminente. Secondo indiscrezioni raccolte da Firenzeviola.it, infatti, il matrimonio fra Montolivo e il Milan si celebrerà già a gennaio. Con un rientro economico per i viola non così consistente, ma quantomeno diverso da quello zero che si proporrebbe a fine anno, con Montolivo libero di andarsene a costo zero.

In casa Milan, del resto, il centrocampo è il reparto che al momento ha più bisogno di rinforzi. Con Ambrosini sempre più alle prese con i problemi fisici, Van Bommel che non riesce a dare l'apporto dei tempi migliori in Baviera, e un Emanuelson tutto ancora da valutare nel ruolo di trequartista, Galliani sembra aver deciso di affondare in modo deciso. E già a gennaio, con una cifra intorno ai cinque milioni, dovrebbe arrivare anche il trasferimento definitivo in rossonero. Lo stesso Mihajlovic, del resto, soltanto poche settimane fa sembrava disposto a continuare a scommettere su Montolivo. Tanto da confermarlo titolare in tutte le gare fin qui disputate.

Dopo la scialba prestazione di Cesena, però, sembra che anche sotto questo profilo qualcosa sia cambiato. E non è da escludere che già da sabato sera, contro il Catania, Montolivo possa finire in panchina. Troppo complessa la situazione attuale, evidentemente, anche per lo stesso Montolivo che non pare riuscire più ad uscire da questa situazione. E, allora, tanto vale voltare pagina. Il prima possibile, magari riuscendo fin da ora a individuare il giusto rincalzo per non rimpiangere troppo la partenza di Montolivo. Una partenza che, per inciso, verrà probabilmente smentita da più parti ma che, ormai, è invece alle porte. Il tempo di aspettare i primi giorni del mercato di gennaio e Firenze saluterà quello che doveva essere il suo capitano, nonchè uomo simbolo del futuro.