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VIOLA PARK, ANCORA RITARDI: E ACF ORA VALUTA PIANI B PER IL RITIRO

di Redazione FV
Fonte: a cura di Luciana Magistrato

Il ritiro estivo della Fiorentina per il 2023 è ancora tutto da scrivere. E' questo quanto emerge nelle ultime ore sul fronte delle programmazione della prossima stagione sportiva, dove i ritardi legati ai lavori per il completamento del Viola Park potrebbero portare la società viola a rivedere il proprio progetto di svolgere la loro prima fase di preparazione (a luglio) nel futuro centro sportivo di Bagno a Ripoli.

Secondo quanto raccolto da Firenzeviola.it, nelle ultime settimane si sarebbero accumulati i ritardi non sul fronte della burocrazia (dove il Comune di Bagno a Ripoli sta facendo tutto il necessario) ma su quello della ditta incaricata dei lavori (problemi dunque legati alla manodopera, con appena un terzo degli operai previsti che stanno agendo sul progetto). Un aspetto, quest'ultimo, che già nei giorni scorsi era emerso per bocca delle parole del presidente Rocco Commisso, il primo ad essere infastidito per le problematiche legate ad un progetto sul quale il numero uno viola ha investito fin qui circa 100 milioni di euro.

Quali soluzioni, dunque, al vaglio della Fiorentina? La priorità, ovviamente, è quella di provare fino all'ultimo a rendere disponibili i campi di allenamento per, quantomeno, lavorare sui nuovi terreni di gioco del Viola Park (mentre la foresteria difficilmente sarà pronta in tempo) ma in alternativa il club starebbe studiando già alcuni piani B. Uno di questi porta alle strutture di Montecatini Terme, dove tuttavia non è più disponibile il Grand Hotel La Pace (venduto a investitori stranieri) né i campi - al momento - sono adeguati a ospitare un ritiro di un club di A. L'altra pista è invece quella relativa al Monte Amiata, già sede (a Castel del Piano) di ritiri viola negli anni '90. Stavolta però l'idea sarebbe quella di usufruire dei campi di Abbadia San Salvatore.