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2023 ANNO CRUCIALE PER IL NUOVO FRANCHI. SCADENZE E POSSIBILI OSTACOLI

di Donato Mongatti

I primi mesi dell'anno appena iniziato segnano una serie di scadenze determinanti per arrivare al via ai lavori di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze.

Gli ultimi giorni del mese scorso il Comune ha pubblicato l'avviso per avviare la gara per l'appalto integrato, che attraverso una procedura ristretta (che contingenta i tempi burocratici), servirà ad individuare il soggetto che si occuperà della progettazione esecutiva e dei lavori di ammodernamento.

Con questo ultimo atto di Palazzo Vecchio i finanziamenti per le opere arrivano a sfiorare i 200 milioni di euro (194,2 dal PNRR e PNC-PNRR, oltre a risorse di Fondazione CRF Banca Intesa e del Comune di Firenze per alcuni milioni di euro).

Le imprese che potranno partecipare alla gara dovranno avere requisiti molto elevati, accompagnandosi ad un gruppo per la progettazione esecutiva che, in passato, ha svolto servizi per attività similari a quelle richieste dall'intervento che sarà fatto sul monumento disegnato da Nervi. Per l'aggiudicazione del bando l'offerta tecnica peserà per il 90%, solo per il 10% quella economica.

Entro questo mese ARUP (che si è aggiudicata il concorso internazionale di ristrutturazione dell'impianto) consegnerà il progetto definitivo e il 30 gennaio scadranno i termini per manifestare la volontà di partecipazione alla gara per l'appalto integrato dimostrando il possesso dei requisiti richiesti.

Da febbraio inizierà la Conferenza dei Servizi che verificherà se il progetto definitivo rispetti quanto prescritto in fase preliminare (ovvero quelle migliorie e soluzioni che consentano di avere l'ok alla ristrutturazione) e parallelamente si controllerà l'effettivo possesso dei requisiti delle ditte partecipanti alla gara per i lavori.

In primavera dovrebbero arrivare i pareri dei soggetti che compongono la Conferenza dei Servizi che se saranno tutti positivi spianeranno la strada verso i lavori. In caso contrario dovranno essere individuate e verificate le soluzioni per poter approvare il progetto definitivo (ad esempio, in fase preliminare la Questura fiorentina ha richiesto ai progettisti di ARUP di utilizzare soluzioni che garantissero una maggiore sicurezza del pubblico ospite, in luogo di quelle inizialmente ipotizzate).

Approvato il “definitivo” si potrà inviare alle ditte ammesse per l'appalto integrato la documentazione necessaria per presentare l'offerta.

Successivamente saranno analizzate le proposte ricevute e sarà decretato il vincitore che avrà tre mesi di tempo per completare la progettazione esecutiva. L'obiettivo del Comune è di iniziare gli interventi in tempi che consentano di ultimarli entro il 2026 (termine stabilito per garantirsi il 100% di quanto finanziato). Per la realizzazione delle opere, infatti, sono previsti 912 giorni “naturali e consecutivi”, ovvero due anni e mezzo.

Se tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024 escavatori e pinze demolitrici accenderanno i motori, la scadenza del 2026 potrebbe essere centrata, al netto di inevitabili imprevisti in corso d'opera.

Il nodo cruciale, nei prossimi mesi, sarà la Conferenza dei Servizi. Oltre il parere della locale Questura, particolare attenzione deve essere rivolta al MIC, che con la Soprintendenza speciale istituita da decreto per snellire le procedure che sfruttano fondi del PNRR, valuterà nel progetto definitivo il rispetto delle prescrizioni che riguardano la tutela del monumento nerviano e del paesaggio.

La copertura degli spalti dove è prevista la presenza di pannelli fotovoltaici, le tamponature esterne che consentiranno di realizzare nuove funzioni e la protezione dalla pioggia del futuro parterre di tribuna sono i tre aspetti dove è stato richiesto di prestare particolare attenzione. L'augurio è che l'interlocuzione di questi mesi tra ARUP e il MIC abbia consentito allo studio di progettazione di individuare le soluzioni che ottengano immediatamente il nulla osta.