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7 PUNTI IN 7 PARTITE SONO UN CAMPANELLO D'ALLARME, MA IL TEMPO C'È. MERCATO SOTTO ACCUSA, PIOLI PROVA A CORRERE AI RIPARI. LA SOSTA PER LAVORARE, AL RIENTRO DOVRÀ ESSERE UN'ALTRA STORIA

di Lorenzo Di Benedetto

Passi indietro dopo un inizio che faceva ben sperare. Il primo mese di campionato della Fiorentina potrebbe essere riassunto così, perché se nelle sconfitte contro Inter e Sampdoria la squadra viola aveva fatto intravedere buone cose, nonostante il risultato, nelle ultime tre, contro Juventus, Atalanta e Chievo Verona, devono essere registrati preoccupanti passi indietro, non solo dal punto di vista dei risultati. La sconfitta per 1-0 all'Allianz Stadium era stata vista come una buona prova, ma sommata alla gara del Franchi contro gli uomini di Gasperini, dove la Fiorentina è completamente sparita dal campo, e all'ultima al Bentegodi, non può essere valutata come tale, visto che anche in quell'occasione Simeone e compagni non avevano praticamente mai tirato in porta. Conti alla mano le prime sette giornate di campionato hanno portato in dote altrettanti punti e queste due settimane serviranno a Pioli per cercare di cambiare qualcosa, per non precipitare ancora ed entrare in zona calda, anche se a dire il vero è probabilmente troppo presto per guardare la classifica. Quello che preoccupa è il gioco e la pericolosità, praticamente assente, della Fiorentina, che fa tantissima fatica a creare occasioni e quando lo fa non riesce a sfruttarle. Già in passato abbiamo parlato del tempo che non manca alla squadra viola, ma una volta per tutte dovrebbe essere la società a fare chiarezza, cosa a cui Firenze non è certo abituata.

Inutile fare proclami sulla volontà e sulla possibilità di raggiungere l'Europa League in questa stagione, visto che ci sono le prime sei (Napoli, Juventus, Inter, Roma, Lazio e Milan) che probabilmente faranno un campionato a sé e che Atalanta e Sampdoria hanno già dimostrato di essere più avanti rispetto alla stessa Fiorentina, senza dimenticare il Torino che ha una rosa molto buona e più affiatata rispetto a quella viola. Più realisticamente si dovrebbe parlare di un nuovo ciclo iniziato quest'anno che troverà la quadratura tra alcuni mesi e che sarà pronto a decollare a cominciare dall'anno prossimo. Il popolo viola chiede troppo? Eppure i diciassettemila abbonati hanno dato fiducia alla società, perché non ripagarli con la chiarezza?

In tutto questo il mercato estivo di Pantaleo Corvino è finito sotto accusa, ma sempre per il semplice motivo che a inizio campionato si è parlato di Europa e chiaramente così le cose non vanno. Le note positive sono quelle relative a Pezzella e Veretout, quelle negative riguardano gli esterni difensivi e Vitor Hugo, uno dei primi ad arrivare, per 8 milioni di euro, ma già finito nel dimenticatoio. Una cifra importante per una società che non può permettersi errori e chiaramente il direttore generale viola dovrà cercare di correre ai ripari. Così come Pioli, chiamato a cambiare qualcosa per cercare di dare nuova linfa vitale alla sua squadra. Il cambio modulo è un'opzione ma potrebbe non bastare, serve che i giocatori abbiano fiducia e la fiducia si trova soltanto attraverso le prestazioni e, soprattutto i risultati. Una cosa è certa, al rientro dalla sosta le cose dovranno cambiare, tutto dovrà essere un'altra storia, perché Firenze non pretende cose senza né capo né coda: pretende soltanto il massimo impegno e la massima chiarezza.