A GENOVA LA VERITÀ. BERNARDESCHI: CERCASI RUOLO. PERIN, UN OTTIMO RINFORZO. BASTA NUMERI, PAROLA ALLA PASSIONE. I VIOLA NELLE DIFFICOLTÀ DANNO IL MEGLIO
Juric probabilmente da grande farà l’allenatore… Ha i prodromi del tecnico che andrà lontano. Nel frattempo il suo Genoa è partito benissimo, con due vittorie in altrettante partite. Torna Perin, dopo l’infortunio dell’aprile scorso. Il suo recupero è stato rapido, a dimostrazione di un grande carattere. A proposito: perché Perin non gioca nella Fiorentina? Sarebbe un portiere di prospettiva, italiano e con una gran voglia di trasferirsi in riva all’Arno. Certo, non lo regalano: il suo valore gira intorno ai 12-15 milioni, una bella cifra, però, sarebbe stupendo che la Fiorentina tornasse ad investire, anche somme ingenti, su italiani portatori sani di un orizzonte calcistico. Coraggio allora, il prossimo mercato potrebbe ripartire da questo portiere, che rinforzo sarebbe. Così come Pavoletti, bomber genoano e livornese di grande gavetta, potrebbe star bene in riva all’Arno. Che poi tanto lontano non è dal suo scoglio… Tutto quanto detto dimostra la difficoltà per la Fiorentina nella bolgia di Marassi domani.
Non sappiamo quale schieramento sceglierà Sousa, ma siamo curiosi di ascoltare le sue parole oggi in sala stampa. Si è discusso molto sulle possibili dichiarazioni, a mercato chiuso, dell’allenatore portoghese. Tra poco conosceremo la verità. Non conosciamo neppure la formazione. Il modulo sì, dovrebbe essere il 3-4-2-1, ma sugli interpreti ci sono legittimi dubbi. Uno su tutti investe Bernardeschi: il giovane talento giocherà o starà a sedere? Quale è la sua posizione migliore: esterno o trequarti? Intorno a “Berna” si gioca una partita molto delicata. Dal suo ruolo passa molto del futuro più o meno felice della Fiorentina. Per Sousa c’è tanto da lavorare.
Se Dio vuole si gioca. C’è fame di campo, pallone, calcio, gioco, gol… Basta discorsi sui numeri, attivi e passivi di bilancio, plusvalenze, fair play finanziario. I tifosi viola sono stremati, provati e provocati nei loro sentimenti. Viva il calcio, nella speranza che la Fiorentina riesca a farlo. Un invito ai dirigenti viola: dopo aver parlato molto dei conti, puntino adesso al sentimento. Alla passione pura. C’è bisogno di poesia, di colore e calore, mettiamo in divieto di sosta i commercialisti…
Forza e coraggio. Questa Fiorentina non lascia sereni, ma è anche vero che i viola quando sono sottovalutati danno il meglio. Questa squadra soffre la pressione, non la de-pressione… Genova per noi.. Stavolta non è una canzone, ma un esame. Da superare.