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A GUIMARAES LA FIORENTINA HA DIMOSTRATO CARATTERE. BELTRAN NEL RUOLO DI BOVE RIVEDIBILE, MA C'È TEMPO PER RIPROGETTARE LA SQUADRA

di Tommaso Loreto

D'accordo, la prova di Guimaraes non sarà stata il massimo, ma ancora una volta la Fiorentina ha avuto capacità (e carattere) di rimettere tutto in discussione. Rivedendo l'ultimo match di Conference verrebbe da pensare che con un pizzico di precisione in più, almeno nell'occasione creata da Beltran per Kean, il finale di gara avrebbe potuto persino regalare qualche soddisfazione in più.

Obiettivo centrato – Pareggio a parte è chiaro che i viola rientrano dal Portogallo con la forza mentale di chi ha centrato il suo obiettivo, quello di restare a guardare i play-off per poi concentrarsi solo e soltanto sul campionato. Sotto questo profilo la rotazione avviata da Palladino non avrà dato risultati eccelsi in termini di gioco, in più di una circostanza, ma sotto quello del risultato anche in questo caso i viola hanno fatto ampiamente il loro dovere.

Nuove alchimie – Insomma comunque la si pensi quanto avvenuto a Bove ha certamente colpito tutto il gruppo, ma non l'ha steso, anzi forse lo ha reso ancora più compatto. Ovvio che Palladino adesso sia chiamato a cercare nuove alchimie tattiche per sopperire a un'assenza pesantissima, e pure che la recente sostituzione dell'ex giallorosso con l'argentino sia quanto meno rivedibile, ma a due gare dal via al mercato c'è ancora tutto il tempo per progettare una nuova architettura di gioco e di interpreti. A cominciare da domani, quando contro l'Udinese la Fiorentina tornerà in campo con la forza di chi ha già centrato uno dei suoi obiettivi stagionali restando in corsa, in campionato, per altri traguardi di indubbio valore.