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A NAPOLI TRA PROVA DI MATURITÀ E OCCASIONE PER I TRE PUNTI. DDV: UNA FRASE NON PUÒ BASTARE. ADESSO SERVONO LE PAROLE DI ANDREA, PER UN FUTURO PIÙ CHIARO

di Lorenzo Di Benedetto

Serviva una vittoria contro il Sassuolo e i tre punti sono arrivati, in maniera molto convincente. Ok, i neroverdi non sono un impegno troppo arduo, visti anche i recenti risultati della squadra del neo tecnico Iachini, ma dopo un mese e più di digiuno guardiamo i lati positivi, ovvero il successo e il settimo posto in classifica. In un campionato dove la classifica è molto corta è molto semplice passare dalle stelle alle stalle, e viceversa, e una vittoria può coincidere con il ritorno al sogno europeo, visto che se il campionato si chiudesse oggi, e una delle prime sei dovesse vincere la Coppa Italia, la Fiorentina sarebbe in Europa League, anche se non è forse il caso di pensare a tutto questo visto che manca tantissimo al termine della stagione. I verdetti saranno ufficiali soltanto tra 23 giornate e già a partire dalla prossima la squadra di Pioli sarà chiamata a un impegno molto complicato, uno dei più difficili, al San Paolo contro il Napoli.

Se avessimo pensato un mese fa alla sfida contro gli azzurri nessuno avrebbe potuto neanche lontanamente ipotizzare una Fiorentina in grado di mettere i bastoni tra le ruote ai partenopei ma le cose nel calcio cambiano in fretta e le ultime uscite di Hamsik e compagni sembrano aver aperto uno spiraglio. Resta da capire come reagirà la squadra campana dopo la sconfitta contro la Juventus e il sorpasso dell'Inter in testa al campionato ma quello che più risalta agli occhi dopo il ko di venerdì scorso è la tenuta fisica dello stesso Napoli, visto che il gioco degli uomini di Sarri non è stato lo stesso del passato. Non sotto il punto di vista del possesso palla, visto che i partenopei hanno avuto per gran parte del match il pallino del gioco, ma da quello della lucidità e della brillantezza ed ecco perché la Fiorentina avrà un'occasione unica al San Paolo, da sfruttare al massimo, specie dopo le fatiche degli azzurri in Champions che ha loro tolto ulteriori energie fisiche e mentali.

In tutto questo non possiamo non pensare anche alle cose extra campo, viste le parole di Diego Della Valle dei giorni scorsi. "Andrea soffre a casa, meglio che torni allo stadio", le dichiarazioni di DDV che hanno aperto a un ritorno di suo fratello al Franchi ma in un ambiente dove da mesi non si fa altro che parlare dell'assenza dei proprietari della Fiorentina non può certo bastare una frase per fare chiarezza. Nessuno sa più niente di cosa possa passare per la testa di Andrea, di come intende riavvicinarsi alla città, di come pensi di cancellare gli ultimi tempi contrassegnati da troppe incertezze. Adesso serve un passo in avanti da parte di ADV che deve confermare di persona le dichiarazioni di Diego, in forma ufficiale e non passando attraverso altri canali. Il popolo viola non si è mai allontanato, gli abbonamenti fatti sono 17.000 e l'amore non è mai svanito, anche se le presenze allo stadio non sono più quelle del passato. Per tutti questi motivi elencati servirebbe un po' di chiarezza in più e anche se la curva Fiesole continua a chiedere ai Della Valle di andarsene (il pubblico paga il biglietto ed è quindi autorizzato a dire ciò che vuole nel limite dell'educazione) la famiglia marchigiana deve tornare al Franchi per dare delle spiegazioni e ricominciare a far sognare i tifosi. Sempre che ce ne sia la voglia, ma in caso contrario allora sarebbe il caso di fare altre considerazioni, altre scelte, per non rimanere in questo limbo che continua ad avvelenare tutto l'ambiente, dentro e fuori dal campo.