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A OGNUNO IL SUO

di Franco Ligas

Delio Rossi è stato ufficializzato al termine di una giornata convulsa, durante la quale - dando credito a chi ha seguito, secondo dopo secondo, l’affare - Corvino ha chiesto a Mihajlovic le dimissioni e il tecnico, fedele al suo credo, ha risposto con uno scontato NO!!! La Fiorentina, al rifiuto del tecnico, si era impantanata rimandando prima ogni decisione all’indomani, non volendo forse passare per quella che licenzia un tecnico a cui aveva affidato con sicumera, il dopo Prandelli.  Poi in serata è stato comunicato l’esonero del serbo e l’ingaggio di Rossi. Mihajlovic doveva riportare in Europa la Fiorentina e cancellare il passato ingombrante del tecnico di Orzinuovi. I successi di Prandelli avevano dato fastidio anche perché, nel suo piccolo, si era creata una certa indipendenza, anche tecnica.  Sinisa, anziché seguirne le orme è andato dietro l’onda societaria e ha perso la bussola.

Ha pensato più a Prandelli che alla Fiorentina, convinto, anche lui, che il disastroso finale del campionato 2009/2010 fosse  figlio della sopravvenuta crisi di autorevolezza del tecnico (ogni riferimento al flirt Bettega-Prandelli è puramente casuale). C’era la convinzione che la soluzione del problema fosse la sostituzione del tecnico ma era un errore. Molto più semplicemente, e lo abbiamo detto in quei giorni, la Fiorentina era arrivata alla fine del ciclo, servivano forze nuove e non sono arrivate. Mihajlovic, più aziendalista di Prandelli, ha rinunciato a quei giocatori funzionali alla sua filosofia di gioco e si è fatto male da solo. Per  rincorrere un sogno, quello di andare in porta con quattro o cinque giocatori, non ha costruito un gioco intorno a un signor attaccante come Gilardino. Il risultato è nei nostri occhi:  i centrocampisti viola segnano poco e Gilardino, infortuni a parte, è irriconoscibile.

   Sono convinto che Sinisa Mihajlovic sia un allenatore importante ma deve camminare con le sue gambe. I giocatori non lo hanno aiutato e mi dispiace.  La società non si dimentichi che la squadra è più competitiva di quanto abbia dimostrato e pretenda da loro risultati più confortanti.

P.S.: L’allenatore deve fare e dare solo del suo.
 

Franco Ligas

giornalista Mediaset