A TORINO RISPOSTE POSITIVE, UN ALTRO RIGORE SPRECATO E UN PO' DI SPERANZA
Qualcosa di buono, più di semplici intuizioni, a Torino si è visto. Ed è indubbiamente giusto ripartire da qui. Per trovare un nuovo senso al finale di stagione in campionato, e soprattutto per partire alla volta della Spagna senza troppi fardelli sulle spalle. La Fiorentina vista al cospetto della Juventus, del resto, ha fatto una gara molto diversa da quella vista con Verona e Cagliari, e già sotto questo profilo ci sarebbe di che rallegrarsi.
Gli uomini di Montella hanno infatti giocato alla pari con i campioni d'Italia, peraltro ritrovando quel filo di brillantezza nel gioco che non si vedeva da una ventina di giorni. Il problema è che di fronte a corrazzate come quella di Allegri non sono ammesse disattenzioni. E se là davanti nemmeno un secondo rigore basta a vincere, figuriamoci che conseguenze possono avere alcune deleterie amnesie difensive.
Ed è lì che è caduta la Viola allo Juventus Stadium. Laddove il rigore di Gonzalo Rodriguez sembrava preludere a una nuova serata da incorniciare, è arrivato sì un gentile omaggio ai bianconeri firmato Banti (il fallo di Neto su Sturaro è inesistente), ma anche l'ennesimo passaggio a vuoto di Savic, poi bissato da Basanta sul raddoppio di uno scatenato Tevez. Troppo forte “L'Apache” per lasciargli quegli spazi, troppo fragile la Fiorentina per rialzarsi.
Nel secondo tempo, poi, nemmeno un secondo penalty (alla Fiorentina non ne concedevano due contro la Juve a Torino dagli anni '40) è stato utile a cancellare la maledizione dei rigori, tanto che lo stesso Gonzalo si è ritrovato a fallire il quinto rigore stagionale. Roba da mangiarsi le mani, un po' come se ci rimettessimo a conteggiare i punti dilapidati lungo tutta la stagione. Solo che i processi, di certo, ancora non possono e non devono essere aperti.
Perchè in questo finale di campionato, ancora, la Fiorentina può risalire e sperare in virtù di un calendario non impossibile, e perchè resta pur sempre all'orizzonte la doppia sfida con il Siviglia che potrebbe aprire le po