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A VERONA VITTORIA PREPOTENTE, DIAMO IL GIUSTO PESO AI TRE PUNTI. A GUINGAMP TANTI CAMBI, MARIN POTREBBE PARTIRE TITOLARE. RINNOVI: LA PRIORITA' E' TROVARE UNA SOLUZIONE AL CASO NETO

di Pietro Lazzerini

Una rondine non fa primavera, dice un vecchio detto popolare, e sicuramente può essere calzante parlando del momento che sta attraversando la Fiorentina. La vittoria di Verona è stata importante, anzi fondamentale. Perdere contro i gialloblu avrebbe scatenato un putiferio in città. Dubbi, voci e malelingue avrebbero percorso idealmente le menti di tutti i tifosi facendo ulteriormente male ad una squadra in difficoltà. Invece la forza ed il carattere degli uomini di Montella hanno fatto la differenza. Rimangono negli occhi i primi venti minuti del secondo tempo. Una squadra avvolgente che aveva tanta voglia di vincere, di portare a casa i tre punti e rimcominciare un percorso troppo spesso incidentato in questa stagione. Una vittoria da grande, se si parlasse di Juve o Roma verrebbe definita "prepotente", ma siccome si tratta dei viola sembra passata sotto silenzio. Sottolineamo invece questa determinazione, perché in questi momenti di difficoltà generale tra le pretendenti al terzo posto, potrà fare la differenza.

Giovedì sera si torna in campo anche in Europa League. In Bretagna la Fiorentina cercherà di chiudere la pratica primo posto, confermando quanto di buono mostrato tra la scorsa stagione e quella attuale. Si vedranno tanti volti diversi rispetto alla vittoria del Bentegodi. Ci sarà Richards. Ci sarà Marin e Babacar tornerà titolare alla ricerca della prima marcatura in una coppa internazionale.

Passiamo infine al mercato ed ai rinnovi. Manca poco più di un mese all'apertura delle danze invernali. La Fiorentina sta lavorando, principalmente ad un centrocampista, ma anche ad un attaccante. Ricordiamo però che solo dopo aver ceduto gran parte degli esuberi, Andrea Della Valle darà il via libera agli acquisti. Brillante potrebbe veramente finire in Serie B. Non piace solo al Bologna, anche lo Spezia ed altre squadre potenzialmente da alta classifica lo prenderebbero volentieri in rosa. El Hamdaoui tratta la possibile buonuscita, non se ne andrà senza che la Fiorentina gli riconosca parte dello stipendio che lo separa dalla conclusione del contratto. Possibile un braccio di ferro snervante. Iakovenko interessa a qualche squadra, soprattutto in Spagna dove l'anno scorso ha giocato tra le fila del Malaga, ma anche per lui è possibile una risoluzione anticipata del contratto. Lazzari se ne vuole andare. Firenze gli piace, vive bene all'ombra del Duomo, ma ha voglia di sentirsi ancora protagonista e francamente è difficile dargli torto.

Per quanto riguarda i rinnovi è bene che venga chiarito al più presto la situazione di Neto. E' stupido pensare che avendo Tatarusanu la Fiorentina si possa permettere di lasciarlo partire in gennaio. Uno, andrebbe via sottoprezzo, due, è troppo forte per essere perso in questo modo. Anche lui dovrà fare la propria parte. La società ha creduto in lui quando nessuno avrebbe puntato un soldo di cacio sulle sue capacità, quindi, se è vero che la riconoscenza nel calcio è cosa rara, siamo sicuri che il brasiliano abbia dei valori superiori alla media dei calciatori della Serie A e che alla fine sarà contento di firmare per difendere ancora la porta viola. Aquilani ha già fissato un incontro con i dirigenti gigliati nel corso della sosta invernale. Ci penserà il suo procuratore Zavaglia. Se l'intelligenza avrà la meglio sugli interessi delle parti, anche qui la firma sarà solo una formalità per troppo tempo rimandata.