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ABBIAMO IL CORAGGIO DI DIFENDERE LA CAMPAGNA DEI GIOVANI. BABACAR E BERNARDESCHI SONO UNA RISORSA. AIUTANO A TRASMETTERE IL SENSO DI APPARTENENZA

di Mario Tenerani


Il pareggio di Torino non passerà alla storia come una grande partita - di gioco francamente se n'è visto poco -, ma come la scintilla che si è accesa sull'asse Bernardeschi-Babacar. Palla col contagiri del ragazzo di Carrara, taglio e conclusione da bomber vero del centravanti. "Baba" lo ha detto dopo la gara, ma francamente non c'era bisogno perché era nei fatti: "Sapevo che quel pallone sarebbe andato lì...". I due si conoscono alla perfezione e hanno lo stesso calcio nella testa: per talento e volontà. Hanno solo un problema, sono giovani...
In un Paese che fa fatica svecchiarsi e in un pallone nel quale a 24 anni "bisogna fare ancora esperienza", diventa dura imporsi. In Inghilterra giocare in nazionale a 17 anni è normale, qui invece si discute sullo spazio da dare al vivaio, salvo poi andare sul mercato a cercare il 35enne, "perché lui da garanzie...". 
La Fiorentina ha fatto una scelta coraggiosa nello scommettere su "Berna" e "Baba", sfida voluta fortemente anche da Montella, quando la vulgata del sistema usato-sicuro reclamava il Pandev di turno, cioè il nuovo che avanza... Il problema è culturale: si ha voglia oppure no di investire sui giovani? Se la risposta è sì, benissimo, ma questi vanno stimolati, criticati se serve, ma soprattutto difesi e attesi. Da Babacar e Bernardeschi non puoi aspettarti la continuità nelle 38 partite - perché la discontinuità è la più fedele compagna di viaggio della gioventù -, ma puoi sperare in colpi, assist, gol, fantasia e tanta determinazione che da altri in questo momento non riesci ad ottenere. Se hanno realizzato 32 reti in due nello scorso campionato di B, significa che sono già un pezzo avanti nel percorso di crescita. 
Questa Fiorentina ora ha bisogno di un paio di cose fondamentali: recuperare i big che sono ai box e immettere freschezza nel motore. Quest'ultima ha il volto di due ragazzi cresciuti nel settore giovanile viola, che andavano a dormire con la maglia della Fiorentina e che adesso hanno voglia di spaccare il mondo pur di dimostrare quanto siano diventati bravi.  Babacar e Bernardeschi sono il miglior volano di trasmissione del senso di appartenenza ad una città e ai suoi colori. Difendiamo questa scelta. Non conta dove si è nati, ma come si è cresciuti. 


Mario Tenerani