AD OGGI LA FIORENTINA NON HA UNA CERTEZZA UNA, I NUMERI DIAMOLI PER BENE
Non è il più ricco e neppure il più spendaccione, ma di certo il più arrabbiato che poi se uno doveva essere ricco in miliardi di euro, per essere così incazzoso e litigare con tutti, poteva pure rimanere povero e pacifico…
Non è il più generoso, basti pensare che il famoso Filippo Gagliardi, lo zio d’America che fece fortuna in Venezuela negli anni ’50 del secolo scorso, regalò al suo paesino, Montesano in provincia di Salerno un acquedotto e una cattedrale, che induttivamente costano di più di un terzino ed una mezzala.
Parliamo di Rocco Commisso, il patron viola che ad ogni sessione di mercato riesce a litigare coi procuratori, immancabilmente coi giornalisti, talvolta con alcuni tifosi.
Rocco è un proprietario vulcanico, ma non il più invadente, si pensi a Silvio Berlusconi che intervistato dal suo dipendente Nicola Porro, dopo la storica promozione in A del Monza, si ascrive il merito, anche tecnico, della promozione e dà libere lezioni di calcio discettando sulla poca efficacia del gioco ‘partendo dal portiere’; sarebbe merito suo, ha detto colui di cui Enzo Biagi disse ‘se avesse le tette farebbe anche l’annunciatrice’ anche la Champion’s del Real Madrid, poiché è lui che ha istruito Ancelotti.
L’impressione è che i miliardi diano alla testa, meglio una sana, anche di mente, povertà.
E Rocco il carattere non proprio conciliante, lo ha trasmesso al suo fido Sancho Panza, Joe Barone, ad ogni occasione anche il Dg si fa spazio attorno dicendone due a diversi procuratori, tanto da alimentare alcune sapide storielle magari non tutte vere, e poi si lamenta che gli sfanculati non s’adoperino per fare avere sconti in fattura alla Fiorentina.
A mantenere rapporti di simpatia con gli altri club, ci pensa Rocco, come quando negli scorsi giorni ha detto paro paro al nuovo proprietario del Milan Cardinale che ‘compra la squadra rossonera coi soldi degli altri’ (poiché gestisce un fondo) e qualcuno ha sagacemente risposto a Commisso che con questo modo di ragionare piuttosto semplicistico, si potrebbe dire che anche lui abbia comprato la Fiorentina coi soldi dei Della Valle, cioè con le cessioni di Chiesa e Vlahovic.
Ma infine siccome si danno sempre i numeri, diamoli bene.
Non servirebbe neanche essere maghi nella lettura dei bilanci, è infatti sufficiente chiederlo all’algoritmo di google per scoprire che la Fiorentina al 30 giugno 2021 ha un fatturato pari a 160,6 milioni di euro, questa la cifra corretta( e non i numeri del lotto proposti da diversi organi di stampa e talvolta affogati nel fiume verboso di Rocco), conteggiando nei ricavi anche le plusvalenze, togliendole invece resta la cifra di 132,8 milioni di fatturato.
Dunque non gli 80 milioni sbandierati sempre per tentare di far finta di essere poveri, volendo passare per un club che malgrado 75-80 milioni di fatturato spende cifre importanti sul mercato, del resto Ezra Pound invitava a compiangere quelli che stanno meglio di noi e ‘ ricordare che i ricchi hanno maggiordomi e non amici, mentre noi abbiamo amici e non maggiordomi’.
Attenzione però al perverso giochino perché quest’anno, nel bilancio che chiuderà il 30 giugno prossimo, con la mega plusvalenza di Vlahovic con grande probabilità si supereranno i 200 milioni e sarà a maggior ragione importante essere precisi con numeri e concetti economici.
Ma tornando all’attualità, detto dei numeri;salta più che mai all’occhio che ad oggi per la Fiorentina della prossima stagione non c’è una certezza che sia una: con l’allenatore la dirigenza deve ancora parlare per mettersi d’accordo su programmi e rinnovo di contratto.
Il perno della squadra, quel Torreira, amato e acclamato dal Franchi, è al momento perduto.
I ruoli di portiere e centravanti sono due grandi punti di domanda: in porta si cerca un titolare al quale il buon Terracciano farà da secondo, in attacco tra Piatek e Cabral, nessuno ha convinto a pieno.
E così la difesa vedi caso Milenkovic, tutt’altro che sicuro di venire confermato.
La saggezza pallonara vuole che una squadra nasca da una spina dorsale solida ( portiere-difensore centrale- regista- centravanti), al momento la spina dorsale viola è formata da troppe vertebre di incertezza.
C’è dunque molto da decidere e moltissimo da operare.
Tutto questo ragionamento induce ad un forte sospetto, cioè che Rocco Commisso sia in uscita dalla Fiorentina.
Beninteso, lui ha decisamente smentito parlando di fakenews, ma i fatti sopra elencati spingono ad altri scenari possibili.