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AD OGNUNO LA SUA BOMBA DI MERCATO. A ME BASTEREBBE INTRAVEDERE UN DISEGNO. E INTANTO ATTENDO QUALCHE RISPOSTA

di Leonardo Petri

Potrei raccontarvi che il Presidente della Fiorentina, offeso e deluso per il mancato rinnovo di Vlahovic, stia trattando direttamente Haaland. Che rumors dalla Germania farebbero sapere che ci sia già un accordo fra il norvegese e i viola sulla base di un ingaggio da dieci milioni a stagione. Potrei dirvi che Rocco ha deciso di utilizzare i soldi che non darà a Vlahovic per combattere il razzismo e la fame nel mondo. Potrei. Per piacere e compiacere, ma preferisco occuparmi di Fiorentina con i suoi pregi e i suoi difetti.

Appurato che Vlahovic e Milenkovic sono capitoli chiusi, nel senso che se ne andranno a cifre inferiori a loro reale valore tecnico, e che Dragowski è un capitolo socchiuso, mi interesserebbe potere parlare del progetto calcistico.

Alzi la mano chi lo ha nitido davanti ai propri occhi. E se lo vedete c'è qualcuno che vuol fare l'opera di bene di spiegare a chi, come il sottoscritto, è più duro di comprendonio come si possa avviare un progetto tecnico competitivo e ambizioso partendo dal presupposto che un anno si e l'altro no il club è costretto dalle circostanze a dovere privarsi dei giocatori migliori? 

Nella terra di Struzzoland accade sempre che, con l'approssimarsi del mercato, ci si dimentichi chi siamo e dove siamo. Vogliamo capirlo, una volta per tutte, che vince o perde la società? Che è la società a dover chiarire, meglio con i fatti, la propria linea sportiva ed esplicitare la propria idee di calcio? Anche in questo caso meglio se con i fatti. 

Quindi, prima ancora di parlare di calciatori nuovi o di rinnovi, la domanda è: dove vuole andare la Fiorentina? Cosa vuole fare nel calcio Rocco Commisso? Senza una chiara, inconfutabile incontrovertibile risposta a queste due semplici domande non c'è calcio a Firenze. Non c'è calcio, c'è sopravvivenza calcistica, mera gestione dell'emergenza come accaduto con l'annetto in più di Milenkovic e come non si è riusciti a fare con Vlahovic. Perché, parliamoci chiaro, è da tempo che la vicenda del nove viola non ha più niente a che vedere col calcio ma attiene alla sfera economica. Si, perché anche se per ipotesi Vlahovic accettasse di rinnovare a cifre iperboliche non lo farebbe per restare, ma semplicemente per evitare alla Fiorentina, che potrebbe in quel caso venderlo al suo reale valore, un bagno di sangue economico.

Ma resterebbe lì, sacrosanta, la domanda: cosa vuol fare calcisticamente Commisso della Fiorentina? A crederci la Fiorentina potrebbe offrire i soldi disposta a dare a Vlahovic a chiunque e prendere già a gennaio praticamente chi vuole. Ma invece cosa succede? Berardi è un investimento eccessivo perché è nativo del 1994, venti milioni per Scamacca paiono ritenuti eccessivi, per arrivare ad Alvarez sono necessari i rapporti di amicizia con Gonzalez e Quarta. Cosa? L'amicizia? Basterebbero e avanzerebbero i soldi non spesi per il serbo.

In pratica, per come la vedo io, è una continua navigazione a vista e basta che un qualsiasi calciatore venga associato alla Fiorentina per issarlo magicamente al rango di fenomeno. Vedi Borja Mayoral,che peraltro non comprendo il motivo per il quale dovrebbe venire qui a fare il vice Vlahovic, il cui fatto che sia oggi praticamente fuori rosa alla Roma è semplicemente associato all'incapacità di Mourinho di comprenderlo. 

Ve lo scrivo a chiare lettere. O tutti noi comprendiamo che questa è la strada sbagliata per tornare al livello che che compete alla storia della Fiorentina o, purtroppo, non c'è niente da fare, il club viola continuerà a partecipare e a gestire le emergenze. Poi dal primo febbraio  però non trasformatevi da struzzi in coccodrilli perché le finte lacrime di chi non vuole il bene della Fiorentina a quel punto non interesserebbero a nessuno.