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ADV DÀ LA FIDUCIA A PIOLI: SEGNALE PER SQUADRA E NON SOLO. BALLOTTAGGI APERTI, MA LAURINI SPINGE. SFIDA DECISIVA PER LA PAZIENZA DI FIRENZE

di Mario Tenerani

Momento difficile, inutile girarci intorno. E’ stata una settimana di discussioni, rumors, mezze verità e bugie come mine vaganti. La Fiorentina fa quadrato, ma dentro le varie anime si confrontano. Un po’ come nella vecchia Dc, quando correnti e correntoni si sfidavano quotidianamente. Anche Pioli è finito nel tritacarne con le sue responsabilità, come ogni allenatore. Ma da qui a dire che dovrebbe essere il capro espiatorio, serve del coraggio... visto che ci sono giocatori arrivati nella scorsa estate la cui presenza ancora non è stata percepita in riva all’Arno. E altri che c’erano già - come Simeone - sono a secco dal 19 settembre. 

Di sicuro tocca a Pioli fare delle scelte, mettendo a sedere quelli con la mente annebbiata, e rianimando sul piano emotivo il gruppo perché il rischio di decrescita del coefficiente di autostima è alto. 

Nessuno dice che la Fiorentina gioca bene - non vince dal 30 settembre (2-0) con l’Atalanta al Franchi -, ma affermare che non riesca a fabbricare nulla è falso. I dati statistici, aggiornati al post Juventus, raccontano che i viola sono la sesta squadra del campionato per occasioni da gol e la settima per tiri in porta. Purtroppo sono anche la 18esima formazione della serie A nel rapporto occasioni/gol realizzati. Francamente si fa fatica ad accusare un allenatore anche di questo: tra Bologna e Juve sono state vanificate per erroracci, distrazioni, imperizia e altro ancora, ben 10 palle gol. Di chi è la colpa?

Ecco il vero problema della Fiorentina: la mancanza del gol. Sul banco degli imputati ci sono gli uomini designati a buttarla dentro. Se Benassi è il bomber dei viola c’è qualcosa che non quadra. 

Vlahovic è invocato dai tifosi ed è bello sentire il suo nome: il serbo ha un grande futuro, così dicono, ma non ha un passato. Beato lui, è nato nel 2000... Merita una chance? Speriamo più di una, ma serve onestà intellettuale: possiamo pensare che un millennial possa risolvere le criticità della Fiorentina? Di solito nelle squadre vere i suoi coetanei sono le quinte punte ed entrano dieci minuti per volta. Vlahovic merita tutto, tranne di essere bruciato perché non ci sono alternative. 

Intanto ieri al Centro Sportivo “Davide Astori” è arrivato Andrea Della Valle, come ogni venerdì. Si è intrattenuto nella sala riunioni con la squadra al completo, parlando per 20 minuti. Il sunto? Fiducia totale al gruppo perché la società ha deciso di puntare sui giovani e non arretra. Fiducia totale a Pioli perché il tecnico sta facendo il proprio lavoro. Della Valle ha mandato un segnale ai giocatori - il tecnico è lui e resterà lui - e al mondo interno/esterno con la fiducia a Pioli: un modo per spegnere idee sbagliate (interne) e voci metropolitane (esterne). Della Valle ha fatto una cosa buona. Per renderla ottima sarebbe bello che la proprietà trovasse tempi e modi per comunicare anche alla città in quale direzione stia andando la Fiorentina. 

I silenzi non aiutano, soprattutto quando c’è una comunità viola in attesa di risposte certe perché la classifica attuale e i giocatori in prestito non stimolano pensieri a lunga gittata, né orizzonti pieni di vittorie.

L’ambiente è in ebollizione, tanto da rendere la sfida di domani col Sassuolo qualcosa di decisivo. La pazienza certosina di Firenze è in riserva da un po’ di tempo. La squadra in tutto questo c’entra di riflesso, sono tutti gli altri temi ad agitare l’inquietudine dei tifosi. 

Pioli per la formazione ha deciso di tenere tutti sulla corda e con valide ragioni: la rifinitura di oggi non sarà il ripasso della lezione settimanale, quanto un test vero e proprio. Chi non lo supererà andrà in panchina. Pjaca al ballottaggio, come Gerson, per non parlare di Simeone. In generale tutti, compresa la difesa: per la sostituzione di Hugo (squalificato) sembra in vantaggio Laurini a destra con Milenkovic al centro. Questo perché il Sassuolo ha uno sviluppo della manovra molto diverso dal Bologna. Oltre al fatto che la squadra di De Zerbi ha la più alta percentuale delle serie A nella precisione dei passaggi. E’ una possibilità, ma ce ne sono altre: lo stesso Ceccherini è sempre in corsa.

E’ un momento complicato, ma anche affascinante perché capiremo fino in fondo la sostanza di questa Fiorentina.