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ALLA FINE DEL GIRONE 5 PARTITE. IN PALIO 15 PUNTI: LA STAGIONE VIOLA SI GIOCA QUI. ADESSO TOCCA A MARIN: SPALLA IDEALE PER GOMEZ. IL TEDESCO HA BISOGNO DI TANTI ASSIST

di Mario Tenerani

Dopo 14 giornate, oltre un terzo del cammino totale, il campionato entra nel vivo e non mancano conferme e indicazioni: Juve e Roma sono superiori alle altre anche se i giallorossi farebbero bene ad arrabbiarsi con loro stessi, ripensando ai tanti punti lasciati per strada. Il Napoli continua a viaggiare ad intermittenza: è una grande squadra, ma probabilmente non ha risolto alcune criticità. 
Le milanesi sono crollate contro Genoa e Udinese, i nerazzurri addirittura in casa: Mancini, subentrato a Mazzarri, ha raccolto la miseria di un punto in tre gare. La Lazio ha solo 3 punti più della Fiorentina e comunque resta un buon gruppo. Le  genovesi, invece, volano e a loro vanno i nostri complimenti: oggi la Samp giocherà a Verona. E' possibile che Mihajlovic e Gasperini arrivino in fondo laddove si trovano ora, ma la Champions anche per loro pare un traguardo difficile, seppur oggi siano in zona. La Fiorentina la propria crisi l'ha già vissuta ed è stata lunga: dall'inizio del campionato fino all'inizio di novembre. Non c'è nessuna certezza al riguardo, ma tutto lascia immaginare che sia finita e che adesso il branco viola abbia imboccato la strada della compattezza. La Fiorentina è tosta. I viola hanno necessità solo di ritrovare tutti i giocatori: infortunati e ritardatari. Con la rosa al completo, stando ai suggerimenti che ci arrivano dalla classifica e dall'andamento delle avversarie, i viola possono ancora sperare nel terzo posto. Alla fine del girone ci sono 15 punti in palio spalmati su 5 gare: tutte partite da giocare e con i loro rischi, ma certamente abbordabili. Cesena, Parma e Chievo fuori, Empoli e Palermo al Franchi. La Fiorentina ha 20 punti, se riuscisse a girare a quota 33-34 sarebbe in piena corsa Champions. 
Ci sono giocatori che illuminano la fantasia dei tifosi alla prima apparizione: Marin ha debuttato in viola a Salonicco disputando 17 minuti. Poi 37 minuti sempre col Paok a Firenze e titolare finalmente in Francia, in campo per 52 minuti. Queste tre presenze hanno stuzzicato il palato raffinato dei fiorentini: tifosi di qualità che hanno subito riconosciuto il talento del tedesco nato in Bosnia. C'è grande attesa per Marin, lo sa anche Montella. Non solo: come caratteristiche, in attesa del ritorno di Pepito Rossi, pare il giocatore più adatto per stare al fianco di Gomez. Forse nella Fiorentina è il calciatore più pronto ad innescare la manovra del panzer che ha bisogno per tornarea a segnare di maggiori rifornimenti. Giovedì in coppa con la Dinamo Minsk - gara dal valore accademico visto che la Fiorentina è già prima nel Girone K di Europa League -, Marin giocherà. Resta da capire se con Gomez - che potrebbe riposare o Babacar. 
Poco importa: essenziale che Marin scaldi il motore, è il suo momento. 

Mario Tenerani