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AMICHEVOLI OK MA È INUTILE VOLTARSI DA UN'ALTRA PARTE: LA PUNTA È UN PROBLEMA E IL MERCATO NON PREVEDE L'ACQUISTO DI UN 9. PIÙ FACILE CHE ARRIVI UN ESTERNO. DESTINO COMUNE PER VENUTI E PRADÈ

di Pietro Lazzerini

Il mercato è alle porte. Come, per fortuna, anche la ripresa di questo strano campionato. E la Fiorentina come sta? Bene, direi. Le amichevoli sono andate tutte bene. Non ci sono state sorprese negative, anzi c'è stato il grande ritorno di Castrovilli. Notizia mica male, se si considera da quanto tempo non può essere a disposizione del suo allenatore. Che discorsi, le cose possono andare sempre meglio. A cominciare ad esempio dall'attacco. Più che altro delle punte centrali. Arriviamo subito al tasto dolente: né Cabral Jovic danno la sensazione di poter cambiare marcia nella seconda parte della stagione. Sono sensazioni, per carità. Abbiamo tutti la speranza che da un giorno all'altro tornino a segnare come nei loro passati vissuti altrove. Ma chi visse sperando, morì... non si può dire. 

La panchina del brasiliano contro il Lugano, senza che ci fossero motivi atletici da dare in pasto a chi chiedeva lumi sull'esclusione, suona quanto mai strana. Anche perché se poi in quel ruolo ci gioca Kouamé, magari non è una bocciatura perché sempre di amichevole si tratta, ma la situazione non è certo idilliaca. Per il momento l'ex Basilea non ha chiesto di andarsene, anche perché per come stanno le cose un po' di posto per lui si troverebbe sempre. Ma bisognerà capire se anche la Fiorentina proseguirà con le intenzioni sventolate fino ad oggi, ovvero se proseguirà senza prendere in considerazione un avvicendamento nel ruolo. Per la centesima volta sono ripartite le voci su Belotti, ma anche il Gallo pare tutt'altro che capace di cantare in questa stagione. E allora vedremo. 

La verità è che l'infortunio prolungato di Sottil e le condizioni da punto interrogativo di Nico Gonzalez, spingono i dirigenti quanto meno a guardarsi intorno. Iniziano a circolare voci di calciatori dal ruolo simile, come Boga, Karlsson e Brekalo. Magari poi non arriverà nessuno, ma rispetto a un mesetto fa, un po' di brodino è stato messo a bollire in pentola. 

Sempre un mese fa chi scrive aveva prospettato settimane difficili per Venuti e ora il suo futuro è sulla bocca di tutti. Non verrà confermato, niente rinnovo. Dopo questo annuncio, arrivato già anche dalle parti del suo entourage, normale che inizi a guardarsi intorno. Ci sono le liste a complicare un addio invernale, ma con la volontà comune, tutto è possibile. 

Un altro addio di cui abbiamo già parlato è quello di Daniele Pradè. Sempre più nitide le voci che parlano di una separazione consensuale a fine stagione. Non è ancora detta l'ultima parola ma una conferma, allo stato attuale, sarebbe più sorprendente rispetto alle scorse stagioni. Non una bocciatura, più un rapporto che dopo anni potrebbe semplicemente essere arrivato al termine. 

Buon Natale, con un pensiero a Mario Sconcerti, che ci ha consigliato in questi mesi complessi e che personalmente ha alimentato il fuoco che anima l'ambizione di diventare un giorno un giornalista autonomo, critico, capace anche solo la metà di quanto non lo sia stato lui nella sua straordinaria carriera. A qualcuno non piacerà ciò che sto per scrivere, ma Mario era uno di noi, un Fiorentino con la F maiuscola. Criticava tutto e tutti, ma sempre aggrappato con forza alla città e alla sua amata Fiorentina. È stato il tifoso viola più lucido che io abbia conosciuto, e credo che nonostante la percezione negativa che tanti fiorentini hanno di lui, ci mancherà tanto.