AMICI ROSSONERI, AVETE RAGIONE: LA VOSTRA CHAMPIONS È STRAMERITATA!
Sarebbe forse inutile - e per la verità piuttosto puerile - tentare di rispondere a trionfanti fiumi di parole che spirano come monsoni dal Nord e che etichettano goffamente la stampa fiorentina (e tutto il popolo viola che segue ogni dì le vicende della propria squadra del cuore anche attraverso testate come la nostra) come un'accozzaglia di bambini piagnucolanti a cui è stato appena sottratto un barattolo di caramelle.
Sarebbe inoltre fin troppo semplice domandarsi il come ma sopratutto il perché, assieme ad alcuni periodi corrosi tanto da blasfemie calcistiche quanto da espressioni di atroce gusto grammaticale, colleghi della Milano rossonera si permettano di pontificare sulla squadra che nei due scontri in campionato contro il Milan ha asfaltato sia sul piano del gioco che su quello del risultato il club che con ogni probabilità si posizionerà al terzo posto.
Soloni moderni. Fini e sensibili intenditori di calcio. Così attenti e scrupolosi che non conoscono la differenza tra un ''da'' con o senza accento. Così, nel contempo, miopi da non riconoscere coram populo una sequenza sconfinata di episodi arbitrali a vantaggio del club di via Turati. Amenità che del resto non fanno altro che confermare le sibilline parole di Adriano Galliani che (riferendosi, ne siamo ormai certi, al suo club) aveva parlato di ''campionato falsato'', giusto poche ore prima che il dottor Tagliavento sventolasse sotto il muso di Tomovic il cartellino rosso più pesante della stagione. Quello che, di fatto, estrometterà la Fiorentina dalla prossima Champions League.
Quello che, nel contempo, fa godere una tifoseria inconsapevole che, senza i freschi denari che arriveranno dalla prossima strameritata Coppa dalle grandi orecchie, nella stagione ventura avrebbe sudato le proverbiali sette camicie per vedere la propria squadra qualificarsi quanto meno ad una competizione europea, visto il livello di gioco offerto quest'anno, degno per certi versi di alcuni memorabili fotogrammi della ''Corazzata Potëmkin''. Ma vi avevamo promesso che non avremmo parlato di certe cose. Che non saremmo caduti in una banale provocazione. Per oggi pazienza, lo abbiamo fatto.
Andrea Giannattasio