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AMRABAT ANDREBBE CEDUTO SUBITO MA LA FIORENTINA NON È PRONTA. IL TIMORE È SEMPRE IL SOLITO: SE PARTE, CHI ARRIVA? GENNAIO POSSIBILE ULTIMO MERCATO IN VIOLA PER PRADÈ

di Pietro Lazzerini

Appena sarà concluso il Mondiale in Qatar, sarà il momento migliore per cedere Sofyan Amrabat. E' inutile girarci intorno, il marocchino dopo le grandi prestazioni in Coppa del Mondo ha raggiunto probabilmente l'apice del suo valore di mercato: 40 milioni di euro. E se ci fosse anche solo un club pronto a pagare questa cifra per prenderlo, la Fiorentina non dovrebbe pensarci due volte. 

No, non sono impazzito. Si tratta di calciomercato, di valori economici, di autofinanziamento, di plusvalenze, di bilanci. Parole che spesso fanno schifo anche a me ma che purtroppo ormai sono la quotidianità di qualsiasi club del mondo, anche i più ricchi e blasonati. E la questione tecnica? E' chiaro che qui si apre un altro capitolo, assolutamente di primaria importanza. Tutto quello che è stato scritto poco sopra, sarebbe da scolpire su pietra se avessimo la certezza che gli eventuali proventi dell'addio del marocchino venissero senza mezzi termini reinvestiti interamente per rafforzare la squadra con colpi pronti e di livello. La certezza forse va in un'altra direzione visto quanto accaduto anche nel post Vlahovic, ed è per questo che se si dovesse parlare di valore qualitativo della rosa, allora la cessione sarebbe decisamente da evitare aspettando l'estate quando la cifra da incassare sarebbe sicuramente più bassa. 

Se la Fiorentina avesse le idee chiare su un centrocampista fortemente voluto da Italiano, dovrebbe sostituire immediatamente Amrabat. Se viceversa, come da sensazioni attuali, ancora non si è mosso nulla in quel settore di campo, allora dovremmo davvero ritrattare anche le virgole. Di giocatori in giro più adatti alle caratteristiche di Amrabat ce ne sono, per dirne uno Maxime Lopez del Sassuolo o lo stesso Torreira che farebbe carte false pur di tornare a prezzo di saldo a Firenze. Senza dimenticare che un addio così ricco di Amrabat potrebbe aprire concretamente piste alla Luis Alberto, per il momento solo un vecchio sogno del ds Pradè. Insomma, il problema è sempre il solito: le idee. 

E dire che talvolta vengono anche fuori, come successo poco più di un anno fa per Julian Alvarez poi volato al Manchester City. Alt! Non siamo qui per piangersi addosso. Ci siamo fatti due palle così a sentir dire "che rimpianto" o "che peccato". Alvarez è andato in Premier alla corte di Guardiola, mica al Lecce (con tutto il rispetto per Pantaleo). Se si dovesse fare i conti con tutti i rimpianti della storia del mercato viola, non basterebbero tre giorni di "ex obiettivi". E allora guardiamo avanti e ai prossimi Julian. Ce ne sono, basta trovarli. La Fiorentina avrebbe le armi per trovare talenti in ogni parte del mondo, poi quando si arriva alla presentazione dei profili sulle scrivanie, succede sempre qualcosa che porta a vecchie strade già percorse e ripercorse quasi si trattasse di pigrizia. 

Gennaio intanto sarà un banco di prova per diversi dirigenti viola. Pradè rischia di essere davvero all'ultimo giro di posta. Come del resto potrebbe essere anche Burdisso. Barone resta ben saldo al suo posto, con Tramontano che prende piede di settimana in settimana. Avvicendamenti in vista? Il consiglio resta sempre il medesimo: inutile avere 5-6 uomini mercato se poi non si ascoltano. Meglio sceglierne uno e dargli le chiavi in mano del futuro del mercato della Fiorentina. Succederà? Certezze poche, dubbi tanti.