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AMRABAT COME LA BELLA DI TORRIGLIA MA NON PUÒ BLOCCARE IL MERCATO VIOLA. ITALIANO ATTENDE FIDUCIOSO MENTRE RAMADANI SI MUOVE PER IL CLAMOROSO QUANTO DIFFICILE ADDIO DI JOVIC. ENTRO IL RITIRO SOLO IL NUOVO PORTIERE, PER IL RESTO CI SARÀ DA ATTENDERE

di Pietro Lazzerini

Da "Chi si compra?" a "Chi (non) si compra?" è un attimo, ma come detto anche la settimana scorsa i tempi del mercato li detta il mercato stesso e ancora non è arrivato il tempo di preoccuparsi. Lo sarà quando dalla sponda del tecnico arriveranno i primi mugugni, che per ora, non sono stati registrati. Evidentemente nella famosa riunione tenutasi a fine stagione, i dirigenti gli avevano fatto presente che i tempi non sarebbero stati brevi. La tranquillità di Italiano deve dunque essere anche la nostra. 

Detto questo la speranza di chi osserva da fuori, è che il club non stia aspettando novità sui fronti Conference e Amrabat per muovere le prime pedine in entrata. Quei tempi rischiano di essere decisamente lunghi e pericolosi per la costruzione della rosa per la prossima stagione. Amrabat pensava di chiudere il suo addio entro fine giugno. Era convinto che almeno un club avrebbe mosso passi decisivi nella sua direzione in tempi brevi, ma così non è stato. Il Barcellona si è mosso su altri profili. L'Atletico deve aspettare prima di prevedere offerte di un certo livello. Altre società non hanno presentato sondaggi come il suo entourage sperava di ottenere. E allora qual è lo stato dell'arte? Al momento potremmo usare un antico detto ligure poi rivisitato in tutti i dialetti e le versioni delle altre regioni italiane, ovvero che il marocchino è come la bella di Torriglia, che tutti vogliono ma nessuno si piglia. Gli agenti lo stanno proponendo a tutti i grandi club, anche ai più importanti del nostro campionato. Tutti però si ringraziano e salutano quando scoprono che la Fiorentina vuole cederlo per 30 milioni, nessuno si è nemmeno lontanamente avvicinato a prevedere un eventuale investimento di questo tipo. La cifra viene ritenuta altissima e dunque nessuno al momento si è fatto concretamente avanti. La Fiorentina lecitamente chiede una cifra di questo tipo, ma il mercato parla d'altro e dunque, a meno che non arrivino club inglesi o arabi innamorati del marocchino, sarà dura chiudere una cessione a queste cifre. Ten Hag potrebbe essere un alleato, perché lo conosce benissimo dai tempi di Utrecht e perché i rapporti col giocatore sono rimasti intatti. Si dice che i due si siano anche sentiti in questi ultimi giorni, ma il problema resta la cifra richiesta dai viola: nemmeno i Red Devils vorrebbero spendere 30 milioni per lui. Poi la Fiorentina deciderà se abbassare o meno le pretese. Se poi non dovesse abbassarle o non dovesse arrivare un'offerta all'altezza delle pretese di Commisso, Amrabat farà come hanno fatto altri giocatori prima di lui: resterà a Firenze. Difficile, quasi impossibile. Ma non si può escludere a prescindere. 

Fronte apertissimo anche quello dell'attacco. Gli agenti di Jovic hanno sempre ribadito indirettamente che il serbo resterà a Firenze anche la prossima stagione, ma le notizie che sono trapelate negli ultimi giorni parlano di un Ramadani più attivo del solito proprio intorno all'ex Real: possibile che sia stata cambiata idea a proposito del suo futuro? Sicuramente la Fiorentina non farebbe carte false per tenerlo, dunque se il Galatasaray o un altro club presentassero una proposta, verrebbe immediatamente valutata. Stesso discorso per Cabral, che ha più mercato del suo collega di reparto ma che non ha ancora nessuna società disposta a investire una cifra più vicina ai 20 milioni di euro rispetto ai 15 investiti un anno e mezzo fa. I viola sono pronti a vendere anche entrambi, basta trovare i giusti interlocutori. In entrata Dia e Nzola sono i nomi di sempre, ma intanto Barone e Pradè stanno ricevendo proposte da tutta Europa, anche di livello Champions. Valutarne i costi e l'eventuale interesse da parte di Italiano è il compito dei dirigenti da qui a quando partirà, se partirà, la prima punta. 

In difesa il nome di Anthony Rouault è tra quelli che la Fiorentina ha seguito con grande attenzione negli ultimi mesi. Classe 2001, ha già una valutazione di una decina di milioni, anche se, l'accordo in scadenza nel 2024, permetterebbe ai viola di prenderlo per 6/7 milioni di euro. Sostituirebbe Igor? Chiaramente si tratterebbe di un giocatore con vista anche sul futuro, ma il suo livello attuale forse non è ancora da titolare in Serie A. Occhio però perché in difesa niente è scontato. Anche Milenkovic non è così certo di restare. Vecchia storia che fino ad oggi si è risolta con la sua permanenza, ma anche per lui in caso di offerta interessante, l'addio sarebbe da mettere in conto. 

Molto più che plausibile che entro l'avvio di stagione l'unico acquisto possa essere quello del nuovo portiere. Ma anche qui, con Livakovic che ogni giorno che passa diventa più caro e con tanti nomi accantonati nel tempo dalla stessa società, le strade sono due: muoversi su un portiere già uscito, come potrebbe essere Montipò del Verona, o pescare all'estero in un mare magnum impossibile da decifrare nella sua completezza.