.

AMRABAT NEL BENE E NEL MALE… È IL TAPPO DEL MERCATO VIOLA: LO UNITED C’È, MA SERVONO 30 MILIONI. SU DIA OLTRE L’INTER C’È PURE IL MILAN

di Mario Tenerani

Il mercato è complicato per tutti, almeno in Italia. Lasciando perdere gli arabi che stanno facendo saltare il banco ovunque si presentino. Per loro veramente i soldi non sono un problema, ma per gli altri è dura. Chi cerca plusvalenze coi giovani per evitare multe dalla Uefa, vedi la Roma americana, chi fa i conti con le cessioni prima degli acquisti e chi segue solo i parametri zero. Il calcio italiano non è più il paradiso dei fuoriclasse, bisogna accontentarsi. Ma detto questo bisogna comunque fare le cose per bene. Una società deve mettere il proprio allenatore nelle condizioni migliori per lavorare in un tempo ragionevole. Un club deve avere poche idee e chiare, non tante, ma confuse. Una dirigenza deve muoversi, se possibile, in anticipo sulla concorrenza perché altrimenti si scatenano le aste e chi ha meno possibilità ci rimette. Vecchie regole, insomma, ma sempre attuali. 

Nel caso di specie, Fiorentina, sembra che il tappo della meravigliosa bottiglia sia Amrabat: se parte lui escono le bollicine, cioè arrivano gli acquisti. Si potrebbe obiettare qualcosa rispetto a questa situazione, ma stando alla cronaca bisogna prenderne atto. 

Amrabat è la carta più costosa da mettere sul piatto del mercato, a meno che la Fiorentina non decida di cedere Gonzalez, ma sarebbe un grave errore. Allora se resta l’argentino, parte il marocchino. In realtà stava andandosene a gennaio, ma poi è rimasto. La società viola chiede 30 milioni e la richiesta è legittima Amrabat potrebbe valere anche di più, ma come è arcinoto il listino non lo fa chi vende, ma il mercato. E quindi se non c’è nessuno che offre 30 il prezzo scende, se invece si crea un’asta il centrocampista può portare nelle casse viola molti più denari, per la felicità dei manager viola. 

Al giocatore sono stati promessi 4 milioni netti a stagione, non sono pochi. Poi il Manchester e la Premier sarebbero un salto di qualità per Amrabat. Dunque, fino a quando non si definisce questa operazione, il mercato viola non decolla. Amrabat, nel bene e nel male, orienta sempre il destino della Fiorentina.

In difesa un nome che gira da tempo è quello dell’ex Empoli Viti: la sua esperienza in Francia non è stata esaltante ed è normale che speri in un ritorno a casa. Se poi fosse in Toscana tanto meglio. È un giocatore molto dotato, per la Fiorentina sarebbe un affare interessante. E’ giusto che i dirigenti pensino ad un investimento simile. 

Il tema dell’attaccante resta quello più delicato: la Fiorentina dovrebbe partire da quel ruolo per assestare un colpo di qualità. Dia, punta della Salernitana, è da tempo nel taccuino dei viola, ma intorno al suo nome convergono anche le altre grandi: prima c’era l’Inter, ora potrebbe esserci anche il Milan che nel conto potrebbe inserire il giovane Maldini, talentuoso figlio d’arte, nell’ultima stagione a La Spezia. Sono schermaglie di mercato, tutto è ancora in gioco, ma è indubbio che la Fiorentina sia ormai stretta in una concorrenza molto agguerrita

C’è ancora tempo per muoversi però se Italiano per l’inizio della preparazione potesse contare su un paio di elementi nuovi, sarebbe davvero molto bello. Giusto per cominciare la nuova annata subito di slancio. Fiorentina dai un segnale della tua forza