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ANCHE CON UN PO’ DI CUL, CERTE PROVE TI MATURANO MA CON LA ROMA SARÀ IL VERO ESAME DI MATURITÀ

di Stefano Prizio

"Per aspera ad astra" dicevano i nostri padri latini, ma anche il poeta libanese Gibran dice che le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza e i caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici. Certo dai guai, specie quelli grossi, dalle situazioni più complicate, se ne esce sempre con un pizzico di fortuna.

Un po’ come la Fiorentina col  Parma, una gara vinta in modo rocambolesco se si vuole, persino immeritato visto il pessimo primo tempo disputato dalla squadra viola e alcune parate decisive di Christensen. Insomma è indubbio che il fattore ‘culo’ abbia giocato un ruolo decisivo nella vittoria della Fiorentina, sancita infatti ufficialmente solo dalla lotteria dei rigori, un sistema per dirimere il risultato che si basa in discreta parte anche sulla fortuna.Ma seppure fortunosa, romanzesca e giunta grazie ad una forzatura che Italiano ha operato sulle sue stesse convinzioni calcistiche, la vittoria in Coppa Italia va attribuita anche alle capacità del gruppo viola di non mollare, di restare unito e superare l’ostacolo come un gruppo appunto. E poi comunque sia arrivata, proprio per la difficoltà  con cui è arrivata, la vittoria in Coppa Italia è di quelle che aiutano a maturare, come uomini e come calciatori, poiché sono quelle asperità di cui parlavamo all’inizio, dure e dolorose, le sole capaci di proiettarti fino alle stelle.

Naturalmente in questo finale di 2023 così intenso e ricco di impegni, la potenziale prova del nove che conferma o smentisce una tesi, è lì già pronta, vicina vicina. Infatti la Fiorentina è già chiamata domenica alla gara di campionato contro la Roma, squadra più attrezzata del Parma, è impensabile infatti che se la Fiorentina concedesse ai giallorossi tutte le occasioni concesse al Parma, questi farebbero solo due reti come gli emiliani. No, quella con la Roma che non a caso è una delle squadre, col Napoli, che la Fiorentina ha davanti ad un punto e sulle quali deve fare la corsa se intende davvero tentare l’aggancio alle piazze europee che contano, è una sfida con una diretta concorrente e come tale va vissuta.

Come la vera prova della maturità.

Troppe ansie? Troppo carico di responsabilità? Ebbene, anche con quelle si cresce e si matura, il tempo della spensieratezza è quello dei fanciulli, gli uomini vivono e gestiscono ansie e problemi. Con la Roma la Fiorentina è chiamata a un rito di passaggio, ad una prova di coraggio che ne segnerà o meno la trasformazione in squadra adulta.